Sospeso Schengen, fra  Italia e Slovenia controllati soprattutto mezzi pesanti

Sospeso Schengen, fra Italia e Slovenia controllati soprattutto mezzi pesanti

Europa / Italia

Sono scattati alle ore 14 dello scorso sabato i controlli al confine con la Slovenia, annunciato nei giorni scorsi dal Governo italiano. La sospensione del Trattato di Schengen durerà per 10 giorni ed è stato deciso per ragioni di sicurezza - in seguito allo scoppio delle nuove tensioni in medio Oriente - per evitare eventuali infiltrazioni terroristiche attraverso i flussi migratori della rotta balcanica.

Il confine tra Italia e Slovenia misura 232 chilometri ed è caratterizzato dalla presenza di 22 valichi principali.

Nel primo giorno feriale, la situazione del traffico a Fernetti, che è il valico più transitato, appare piuttosto regolare con intasamenti ma non grandi rallentamenti. Stando a quanto riferito, le forze dell'ordine fermano prevalentemente mezzi pesanti e  autobus. Code si registrano invece in ingresso in Italia. Il movimento di transfrontalieri si aggira tra i 10 e i 15 mila al giorno, dalla Slovenia e in parte anche dalla Croazia; nella direzione opposta, invece, il numero è decisamente ridotto.

L’art. 28 del Trattato di Schengen prevede la sospensione attraverso una procedura d’urgenza, stop che per la prima volta non può superare i 10 giorni, prorogabili successivamente fino a un massimo di due mesi.
Inoltre in caso di minaccia grave per l’ordine pubblico e la sicurezza interna di un Paese, l’Articolo 25 del Codice contempla la possibilità di ripristino del controllo alle frontiere interne per un massimo di sei mesi.

Anche la Slovenia e altri Paesi Ue hanno fatto ricorso alla stessa procedura (Austria, Germania, Francia, Repubblica Ceca, Polonia, Slovacchia, Svezia, Danimarca e Norvegia, che non fa parte dell’Ue ma aderisce all’area Schengen).

Di Redazione Tir | 23 Ottobre 2023

Potrebbe interessarti anche