Stati Generali della Logistica: ripartire dal Mezzogiorno

La logistica può essere un settore trainante per il Sud, anche in chiave di coesione territoriale? È a questa domanda che Gli Stati Generali della Logistica del Mezzogiorno, organizzati ieri a Napoli da Confetra, ha cercato di dare risposta.

L’evento è stato articolato in tre sessioni tematiche (Porti e Zes, infrastrutture di rete e fondi europei, PNRR e Mezzogiorno) e ha visto l’alternanza di numerosi interventi di esponenti del mondo istituzionale, universitario, dei saperi, dell'economia, dell'impresa.
Ad introdurre le sessioni Alessandro Panaro ed Ennio Cascetta, a concluderle i Presidenti delle Commissioni Trasporti di Camera e Senato Raffaella Paita e Mauro Coltorti. Centrali poi gli interventi della ministra per il Sud Mara Carfagna e della viceministra alle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili Teresa Bellanova.

"Nel PNRR sono stanziati 1,2 miliardi di euro per i porti meridionali e 630 milioni per le Zes di qui al 2026. Dalla collaborazione istituzionale e da quella pubblico - privati può venire la svolta in grado di intercettare le nuove opportunità nascenti dall'Africa e dal Mediterraneo" - ha affermato la ministra Carfagna.

Ennio Cascetta, invece, ha ricordato i numeri del gap logistico, a partire dal segmento ferroviario: "l'AV in 10 anni ha contribuito al PIL nazionale con 42 miliardi di euro. Nelle province dotate di AV, il PIL è cresciuto in media il 5% in più rispetto a quelle sprovviste. Ma siccome l'AV finisce a Salerno, paradossalmente l'AV ha accresciuto di 10 punti il divario Nord - Sud. Urge recuperare terreno".

Mauro Coltorti, Presidente della Commissione Trasporti del Senato, ha fatto il punto sulle Autostrade del Mare come strumento principe a supporto del l’intermodalità, mentre le conclusioni sono state affidate alla viceministra Bellanova che ha parlato di PNRR come "sfida irripetibile. Trasporti, Logistica, Mobilità sono centrali nella strategia di rilancio del Paese. 62 miliardi del PNRR sono destinati al macro Settore che voi rappresentate. Il Mezzogiorno e le sue classi dirigenti devono vincere tale sfida, per riempire di contenuti e concretezza il vantaggio competitivo legato alla collocazione geografica del Sud al centro del Mediterraneo. La sostenibilità ambientale, ma anche economica e sociale, sarà la chiave di volta di tutte le politiche volte a riammagliare e riconnettere logistica, industria, turismo, agricoltura. Infrastrutture, innovazione, filiere produttive, territorio: ricostruiamo un Mezzogiorno protagonista anche combattendo i mali storici del fatalismo e dell'autoreferenzialità'".