
Carbon tax: anche il Consiglio Ue approva la semplificazione proposta dalla Commissione
Europa
Dopo l'ok Parlamento europeo, anche il Consiglio dell'Ue ha adottato la propria posizione negoziale su una proposta avanzata dalla Commissione europea, contenuta nel pacchetto "Omnibus I", che mira a semplificare e potenziare il Meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere (CBAM) dell'UE.
L'acronimo, CBAM, sta per “Carbon Border Adjustment Mechanism”. Il meccanismo, introdotto dal regolamento 2023/956/Ue, sarà pienamente operativo nel 2026 e servirà a contrastare la rilocalizzazione delle emissioni di carbonio, garantendo che le importazioni di merci a forte intensità di carbonio da paesi extra-UE siano soggette a un costo ambientale equivalente a quello sostenuto dai produttori europei.
La proposta di regolamento avanzata dalla Commissione Ue, approvata recentemente dai parlamentari Ue e dai Ministri del Consiglio Ue, riguarda l'estensione dell'esenzione "de minimis" dagli obblighi del CBAM, prevedendo un'esenzione per le PMI (Piccole e Medie Imprese) e, in generale, gli importatori che importano meno di 50 tonnellate di merci soggette al CBAM ogni anno. La proposta prevede, inoltre, diverse semplificazioni per tutti gli importatori di merci CBAM che superano tale soglia.
Il mandato negoziale adottato dal Consiglio include ulteriori modifiche alla proposta iniziale della Commissione, al fine di semplificare e chiarire ulteriormente le disposizioni del CBAM.
Con l'adozione di oggi, la presidenza del Consiglio è ora pronta ad avviare i negoziati ufficiali sul dossier con il Parlamento europeo.
Di Redazione Tir | 27 Maggio 2025