Tavolo della legalità contro le speculazioni sul prezzo del gasolio nell’autotrasporto

Il caro carburante, la difficoltà nel reperire nuovi conducenti, la logistica urbana e l’intermodalità: questi i temi al centro del convegno organizzato da Assotir lo scorso sabato.

Il segretario generale dell’associazione, Claudio Donati, nel corso del suo intervento ha sottolineato come per intervenire sul primo punto, cioè sull’aumento del costo del gasolio - questione particolarmente urgente per la categoria - sia necessario aprire un tavolo della legalità, “per far fronte alla vendita di gasolio di contrabbando che sta falsando il mercato nel settore dell'autotrasporto”.

“Anche se il prezzo del gasolio tornasse a livelli di tre mesi fa, il problema non sarebbe risolto”, ha spiegato Donati.

Altro tema caldo per la categoria la carenza di autisti. Si stima infatti che il settore abbia bisogno di 25mila nuovi addetti.

A questo proposito l’assessore al Lavoro della Regione Lazio, Claudio Di Berardino, ha evidenziato che la Regione Lazio “ha indetto un bando da 1 milione di euro per aiutare i giovani a sostenere i corsi per conseguire le patenti”. Oltre a questo è stato previsto anche un incentivo economico per le aziende che assumeranno a tempo indeterminato i nuovi autisti.

Per quel che riguarda la logistica urbana, invece, l’assessore alla Mobilità della Città metropolitana di Roma, Eugenio Patanè, ha sottolineato che "creare degli hub, ma anche avviare un'interazione con le altre infrastrutture, a partire dalla rete ferroviaria e dal porto di Civitavecchia” sarebbe uno dei sistemi per migliorare la distribuzione, ottimizzando le risorse e integrando il trasporto su ferrovia e quello su gomma.

Su questo stesso tema, Massimo Marciani, presidente di Fit Consulting e consulente del MIMS, ha aggiunto che per decogenstionare il traffico cittadino “occorre ripensare completamente la logistica, ottimizzando tutti i processi”. Per questo potrebbe essere utile che le aziende condividano anche mezzi e autisti.

Infine, un riferimento al Porto di Civitavecchia, attraverso il quale oggi transita il 20 per cento delle merci destinate alla Città. Per il responsabile Portualità e sviluppo del territorio di Assotir, Patrizio Loffarelli, per migliorare la distribuzione nelle merci sarebbe necessario creare degli interporti e “centrare le finestre di accesso alla città negli orari in cui non ci sono picchi di traffico”.