
Traforo del Frejus: il 28 luglio apre al traffico la seconda canna
Europa
A partire da lunedì 28 luglio la seconda canna del Frejus sarà aperta al traffico. L'annuncio è arrivato qualche giorno fa dal presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, a margine di una conferenza stampa a Torino.
L'inaugurazione arriva in un momento particolarmente complesso per la viabilità nei valichi alpini italiani, anche a causa della chiusura per quindici settimane consecutive del traforo del Monte Bianco (dal 1° settembre al 12 dicembre 2025, qui il link al nostro precedente articolo); con conseguente aumento del traffico, in particolare dei mezzi pesanti, sul Frejus.
La seconda canna si estende per 12,848 chilometri (nello specifico: 6,495 chilometri in territorio francese e 6,353 in quello italiano) e presenta un diametro interno di otto metri. Dista circa cinquanta metri dalla galleria preesistente e sarà dedicata al flusso di veicoli verso la Francia; mentre la galleria già operativa sarà destinata al traffico diretto in Italia.
Una riorganizzazione che garantirà il traffico separato tra le due direzioni di marcia, eliminando gli incroci tra i veicoli; innalzando, al contempo, gli standard di sicurezza,
Il progetto, un investimento complessivo di 700 milioni di euro, è stato finanziato dalle concessionarie Sitaf per la parte italiana e Sftrf per la parte francese. “Un’opera attesa da tempo, che oggi accogliamo con favore – ha sottolineato Enzo Pompilio D’Alicandro, Presidente FAI Torino e Vicepresidente dell’Interporto di Orbassano – ma che l’autotrasporto ha già iniziato a pagare da anni. I pedaggi sono aumentati nonostante la seconda canna fosse ancora inutilizzabile. Per troppo tempo abbiamo contribuito ai costi di un servizio di fatto inesistente.”
Iniziati tra il 2010 e il 2011, i lavori di scavo hanno infatti subito diversi posticipi rispetto alla previsione iniziale del 2021; principalmente a causa della pandemia, dell'aumento dei costi dei materiali e della necessità di ulteriori collaudi per la sicurezza.
Sicurezza è anche la parola chiave dei nuovi elementi tecnologici integrati all'interno della galleria: sensori di temperatura, rilevatori di fumi e incendi, portali termografici, oltre a una fitta rete di idranti installati ogni 130 metri e nove by-pass carrabili per i soccorsi.
La circolazione sarà regolata da limiti di velocità tra 50 e 70 km/h e una distanza minima di 150 metri tra i veicoli; norme già applicate alla canna esistente.
Con l'inaugurazione del raddoppio, il Frejus si affermerà come la galleria autostradale a doppia canna più estesa d'Europa, superando il traforo del Gran Sasso e rafforzando il suo ruolo nei collegamenti transalpini.
In merito, FAI Torino torna a sollecitare il ripristino dell’Autostrada Ferroviaria Alpina (AFA), ferma da oltre due anni a causa della frana di La Praz. Un’infrastruttura che, insieme al raddoppio del Fréjus, rappresenta un altro elemento strategico per i collegamenti logistici tra Italia, Francia e il resto d’Europa.
Di Redazione Tir | 21 Luglio 2025