Trasporto dei container: raggiunto l’accordo
Italia
Le associazioni di categoria dell’autotrasporto hanno siglato con le associazioni della committenza un accordo sul trasporto di contenitori, che decorrerà dal 1° luglio 2021. Un’intesa che arriva 16 anni dopo l’ultimo accordo di settore che risale al 20 dicembre 2004.
Tra i punti principali del documento si prevede, tra l’altro, che le indennità relative alle prestazioni accessorie vadano riequilibrate sulla base degli effettivi costi sostenuti dall’autotrasporto.
Si sottolinea inoltre la necessità di chiedere al ministero delle Infrastrutture e della Mobilità di intervenire sulle Autorità di sistema portuale sugli operatori interessati (terminal container) per disciplinare la tracciabilità e la registrazione dei cicli operativi in modo da superare le criticità organizzative che l’autotrasporto paga e subisce nelle attese dei camion nei bacini portuali, e per le quali si rende necessario definire accordi di programma per stabilire un regime di indennizzi.
L’intesa risolve anche le criticità sul ritiro dei contenitori vuoti precisando che la responsabilità sullo stato dei contenitori è del terminal/deposito che li consegna. Inoltre è stata eliminata la differenza tra container da 20’ e 40’ quando il peso del contenitore da 20’ dichiarato dal committente è superiore a 12.000 kg. compresa la tara. Inoltre sarà applicata una clausola di salvaguardia sul gasolio a cadenza bimestrale; la tariffa di trasporto sarà modificata nel caso in cui il costo del gasolio abbia una oscillazione superiore al 2% (rincaro o ribasso) sulla base di una percentuale indicativa puramente di riferimento qual è la quota di incidenza pari al 30%. E’ stato infine aggiornato il distanziere kilometrico che era fermo al 2010.
Si tratta di una prima intesa in vista di un accordo più ampio che deve coinvolgere tutti gli operatori della filiera sotto l’egida del Ministero competente. Tra gli obiettivi c’è quello di garantire linee comuni di condotta che riducano la variabilità dei comportamenti ritenuti dannosi per l’organizzazione del servizio stesso e della sicurezza stradale attraverso l’adozione di principi e raccomandazioni che consentano anche di contrastare il fenomeno dell’abusivismo.
Di Redazione Tir | 08 Giugno 2021