Treni merci: nuove procedure per il controllo del rischio dei freni

Ci sono nuove procedure per il controllo del rischio dei carri merci dotati di suole dei freni LL, alla luce di una problematica emersa già mesi fa. Questa tipologia di freni a materiale composito introdotta per abbassare le emissioni acustiche, infatti, era stata alla base, sia in Italia sia in altri Paesi europei, di incidenti e inconvenienti legati al surriscaldamento dell’apparato, con il rischio di incendio o deformazione di parti fondamentali per la stabilità dei convogli.

Facciamo un passio indietro. A seguito di oltre quaranta episodi in Italia legati alla poca sicurezza dei freni con suole LL, l’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali (Ansfisa) aveva ritenuto di emanare misure mitigative urgenti e di segnalare all’autorità competente in Europa la problematica, ossia all’ ERA (Agenzia Europea per le Ferrovie). L’ERA aveva dunque aperto una procedura d’urgenza con una task force di esperti che si è conclusa nei giorni scorsi e che ha prodotto “misure a breve termine di controllo del rischio inerenti all’esercizio e la manutenzione dei carri” la cui adozione è stata raccomandata in tutti i paesi europei.

Si tratta di misure che intervengono sia sulla frenatura dei convogli, che sul rilevamento dell’eventuale surriscaldamento e deformazione delle ruote, tutte mirate allo scopo principale: rafforzare la cooperazione tra gli operatori e a sollevare la soglia di attenzione di tutto il sistema.  Gli operatori, infatti, restano responsabili dell’adozione e dell’attuazione delle misure indicate in conformità alle procedure dei propri Sistemi di Gestione della Sicurezza.

Ma quali sono queste misure? Entrate in vigore da ieri, le disposizioni in ambito ERA possono sostituire le misure precedentemente imposte d'urgenza da Ansfisa. Alle imprese ferroviarie è richiesto di monitorare l’esecuzione delle prove dei freni sui treni dotati di questa tipologia di apparati e di porre attenzione al comportamento dei propri macchinisti in merito al corretto utilizzo dei freni e al rispetto dei limiti di velocità. Ai gestori è richiesto di attuare in tempi tecnici strettamente necessari l’abbassamento delle soglie di allarme dei sistemi tecnologici che rilevano la temperatura dei freni dei convogli portandola a un valore sperimentale di 280° e di predisporre un programma di adeguamento e sostituzione di questi sistemi con altri tecnologicamente più avanzati. Infine, si chiede anche, in attesa dell’up-grade tecnologico, di intensificare il presenziamento dei treni con una maggiore dotazione di personale lungo le linee.

È comunque già stata avviata in sede ERA la prosecuzione dell’attività svolta sino ad ora, con l’avvio di una “procedura normale” che ha lo scopo di sviluppare misure a medio e lungo termine armonizzate a livello dell'Ue basate su analisi ancora più approfondite e che, pertanto, richiedono un tempo maggiore.