Ucraina: le iniziative dei Paesi europei per facilitare il trasporto degli aiuti
Europa
Mentre l’Ucraina continua a vivere momenti drammatici, i Paesi europei si mobilitano per cercare di offrire ogni tipo di sostegno, anche umanitario con l’invio di beni primari di vario genere. Materiale che arriva via terra, grazie a camion, furgoni e pullman e autisti che fanno la spola con le principali frontiere occidentali della nazione in guerra.
Per questo, la Polonia, ad esempio, ha deciso di consentire ai truck di non pagare i pedaggi. Come fa sapere l’Iru, l’Unione internazionale dei trasporti su strada, le organizzazioni che intendono trasportare aiuti umanitari sono tenute a fornire informazioni sul numero di veicoli del convoglio, sui numeri di targa dei mezzi, sul Paese di immatricolazione dei veicoli e, se possibile, sul periodo approssimativo di viaggio sul territorio polacco (in entrambe le direzioni).
Il Regolamento Ue (561/2006) prevede che siano esentati dall'applicazione delle norme sui tempi di guida e di riposo i veicoli usati nelle operazioni di emergenza o di soccorso, compresi quelli adibiti al trasporto non commerciale di aiuti umanitari . Questo per evitare qualunque ritardo nelle consegne.
In Polonia si è agito anche su questo fronte, prevedendo deroghe temporanee alle disposizioni sui tempi di guida e di riposo da oggi, 4 marzo, fino al 2 aprile. Ne consegue che il tempo di guida giornaliero non potrà superare le 11 ore; il tempo di guida settimanale non può superare le 60 ore; il tempo totale di guida per due settimane consecutive non può superare le 96 ore. Trascorso il periodo di guida di cinque ore e mezza, il conducente ha diritto ad una pausa continuativa di almeno 45 minuti.
Gli autisti, se lo desiderano, potranno usufruire del regolare riposo settimanale a bordo del veicolo, purché si disponga di posti letto adeguati per ciascun conducente e che il veicolo sia fermo.
È importante che chi beneficia di queste deroghe lo comunichi sul retro del foglio di registrazione del tachigrafo analogico o della stampa del tachigrafo digitale.
Analogamente a quanto deciso in Polonia, in Germania per il trasporto di cibo, vestiti e coperte donati non sarà addebitato alcun pedaggio.
Il Ministero dei trasporti tedesco (BMDV) ha chiesto anche agli Stati federali di concedere esenzioni dal divieto di circolazione dei veicoli pesanti la domenica e nei giorni festivi per i trasporti in direzione del confine ucraino. Inoltre, per il trasporto di medicinali, forniture e attrezzature mediche e altri beni destinati al soccorso sono state stabilite esenzioni da ogni obbligo di autorizzazione al trasporto.
Relativamente alle deroghe sui tempi di guida e riposo, le associazioni di categoria tedesche ricordano anche a conducenti e imprese di prestare la massima attenzione alla stanchezza, nonostante le deroghe.
Spostandoci più a Ovest, l’Austria ha stabilito che i trasporti di aiuti umanitari verso l'Ucraina saranno esentati dal pagamento del pedaggio. Per questo, però, dovranno essere compilati appositi moduli prima dell'inizio del viaggio (e inviati a questo indirizzo [email protected]).
In Francia, invece il ministero dei Trasporti, ha revocato con un decreto i divieti di circolazione per i trasporti umanitari diretti in Ucraina e nei Paesi limitrofi, ad eccezione di Russia e Bielorussia, nelle giornate del 5, 6, 12 e 13 marzo 2022. I divieti di circolazione generali e complementari (nella rete Rhône-Alpes e nell'Ile-de-France) sono inclusi nell'ambito di questa revoca.
Di Rivista Tir | 04 Marzo 2022