UETR: maggior chiarezza su regolamento infrastrutture per i combustibili alternativi
Europa
L’accordo provvisorio sul regolamento per le infrastrutture per i combustibili alternativi raggiunto nei giorni scorsi dalle istituzioni Ue (qui il nostro precedente articolo) ha suscitato le reazioni delle associazioni europee dell’autotrasporto.
L’UETR ha detto di aver apprezzato gli sforzi che hanno portato a questo risultato, ma di essere tuttavia preoccupati per il processo graduale e gli obiettivi di copertura concordati per la ricarica degli autocarri a partire dal 2025 e per la sua sincronizzazione con altri atti legislativi, come ad esempio il sistema ETS.
La diffusione di un'infrastruttura per i carburanti alternativi disponibile, adeguata e capillare su tutti gli assi principali europei, è una delle condizioni per il successo della transizione verde, spiegano.
Le disposizioni relative alla dimensione urbana, all'interoperabilità, alla trasparenza dei prezzi e agli standard informativi sono elementi positivi, così come l'armonizzazione tecnica e l'uso delle tecnologie digitali. Ci sono però alcuni punti su cui UETR chiede dei chiarimenti per valutare lo stato del quadro operativo alla luce delle esigenze degli operatori, dell'attuale contesto di mercato e dei prezzi dell'energia e delle sfide.
È necessario, infatti, che ricarica ultraveloce e livello di potenza siano adeguati e che l'infrastruttura sia in grado di fornire la quantità sufficiente di energia da combustibili alternativi. Altro punto centrale è quello del mix energetico e della neutralità tecnologica che devono essere rispettati, in modo che gli operatori possano fare affidamento su tutte le fonti energetiche sostenibili.
Di Redazione Tir | 31 Marzo 2023