UK: nessun obbligo di tampone per gli autotrasportatori in entrata
Europa
La scoperta della cosiddetta variante inglese del nuovo coronavirus ha reso obbligatori nuovi adempimenti per gli autotrasportatori che svolgono trasporti internazionali da e per il Regno Unito. Il governo inglese, sul proprio sito, ha sgomberato il campo dai dubbi relativi all’obbligo di effettuare un tampone prima di entrare nel Paese, chiarendo che questa categoria di lavoratori – assieme ad altre – non dovrà presentare alcun certificato di Covid test negativo.
Gli autotrasportatori sono quindi esentati, ma dovranno dimostrare che si viaggia per lavoro, ad esempio con una lettera dell’impresa, con la nota di consegna o con la licenza dell’operatore. Resta obbligatoria per tutti la compilazione del modulo di localizzazione (passenger locator form).
Intanto, anche altri Paesi europei hanno aggiornato le proprie regole di ingresso se si arriva dal Regno Unito. In Francia resta l’obbligo di tampone negativo, effettuato 72 ore, anche per gli autotrasportatori.
Anche in Olanda, da oggi, è obbligatorio presentare un certificato di negatività al nuovo coronavirus tramite tampone; una misura che anche in questo caso riguarda gli autotrasportatori.
In Germania, invece, le cose sono un po’ più complesse. Sono state stabilite, infatti, regole differenti in base alle diverse aree di rischio da cui si proviene. Le persone che arrivano in Germania da Paesi in cui la variante inglese e quella sud – africana del virus è già diffusa o dove il tasso di contagio è particolarmente elevato dovranno registrarsi online prima di varcare il confine e presentare il certificato di test negativo. Gli autotrasportatori sono soggetti a obblighi diversi ( o a esenzioni) sulla base della propria area di provenienza e della durata della permanenza nel Paese.
Di Redazione Tir | 15 Gennaio 2021