Un appello all’Onu per sostenere il trasporto merci

Le difficoltà vissute in quasi due anni di pandemia dalle catene di approvvigionamento globali e dagli operatori dei trasporti sono state al centro di un incontro che si è tenuto oggi a margine dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, in corso come ogni anno di questi tempi a New York.

I rappresentanti delle organizzazioni internazionali di trasporto stradale, marittimo e aereo, come IATA, ICS, IRU e ITF, hanno lanciato un appello all’Onu per un intervento efficace che metta fine ai problemi dei lavoratori del settore.

In una lettera aperta hanno richiamato i leader mondiali affinché la libertà di movimento dei lavoratori dei trasporti venga ripristinata pienamente.

Il timore è che le catene di approvvigionamento, infatti, stiano per cedere.

Si chiede quindi che ai lavoratori del settore sia data la priorità nell’accesso alle vaccinazioni e che sia creato uno standard per l’attestazione delle credenziali sanitarie.
Il messaggio è rivolto anche all’Oms affinché queste richieste vengano portate direttamente ai ministri della salute dei vari governi.

Di fronte alle difficoltà registrate in questi mesi (equipaggi bloccati per mesi sulle navi, voli eliminati, autotrasportatori fermi alle frontiere) ci si aspetta ora un'ulteriore fuga da questo settore, che lamenta già una carenza generalizzata di operatori.

Umberto de Pretto, Segretario Generale dell'IRU, ha ricordato come “i camionisti hanno lavorato instancabilmente durante la pandemia per mantenere le merci in movimento, nonostante le restrizioni alle frontiere siano spesso inutili, scoordinate e persino pericolose per la salute dei conducenti. Tutto questo ha peggiorato ulteriormente la carenza cronica di conducenti. Gli autisti sono lavoratori essenziali: i governi devono agire e consentire loro di svolgere il loro lavoro vitale”.

Le associazioni sottolineano le responsabilità dei governi in questo stato di cose.

Nella lettera si sottolinea come dall'inizio della pandemia sia stato chiesto la libera circolazione dei lavoratori dei trasporti e di porre fine ai divieti di viaggio e ad altre restrizioni che hanno avuto un impatto enormemente dannoso sul loro benessere e sicurezza. I lavoratori dei trasporti hanno permesso al mondo di restare in funzione e sono vitali per la libera circolazione dei prodotti, inclusi vaccini e DPI”.