Valichi alpini: ecco le limitazioni al trasporto merci

Con la notizia dello stop al traffico ferroviario tra Italia e Francia, al valico del Frejus, fino a giugno 2024, si ritorna a parlare della difficoltà delle merci italiane di attraversare le Alpi.

La circolazione lungo la linea è bloccata dallo scorso 27 agosto per una frana avvenuta nel territorio della Maurienne.

Sulla tratta passano 170 treni merci ogni settimana, questo significa un notevole aumento del trasporto su gomma.

Una questione che si aggiunge ad altre restrizioni e interruzioni dei traffici ai confini, in special modo con la Francia, che rendono particolarmente complicati gli spostamenti.

Partiamo dalla ben nota questione del Monte Bianco. Dopo aver scongiurato la chiusura del Tunnel a partire dal 4 settembre, proprio mentre era bloccata anche la galleria stradale del Frejus, da lunedì 16 ottobre partiranno dei lavori che porteranno a una chiusura della durata di 9 settimane, fino a lunedì 18 dicembre 2023 alle ore 22.00

Tutto questo mentre dalla Valle d’Aosta arrivano notizie circa l’aumento del 200% del traffico pesante con l’interruzione del Frejus, a dimostrazione della strategicità del valico.

Si attende intanto la fine dei lavori per il Colle di Tenda bis di cui ha parlato nei giorni scorsi il viceministro alle Infrastrutture e ai Trasporti, Edoardo Rixi (qui il nostro articolo), spiegando di aver chiesto alla società che gestisce i cantieri di operare in modo da garantire i tempi di apertura previsti per maggio-giugno 2024.

Sul fronte del trasporto transfrontaliero, la situazione rischia di complicarsi anche per via dei lavori di sostituzione della soletta di ventilazione previsti al Tunnel del Gran San Bernardo dal 9 ottobre 2023 al 22 marzo 2024; cantieri che interromperanno il traffico notturno dei mezzi superiori ai 3 metri di altezza, dalle 22 e 6 , tranne durante i week-end e le feste di Natale.

A tutto questo si aggiungono poi i numerosi e differenti divieti lungo l’asse del Brennero (notturni, settoriali, sistema di dosaggio) che compromettono i traffici verso il nord Europa. Sul tema è tornato in questi giorni il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, annunciando che lunedì prossimo sarà al Brennero.