Viceministro Rixi: potenziare i porti del Sud per risollevare l’economia del Mezzogiorno
Italia
Potenziare i porti del Sud Italia significa anche potenziare l’economia dei territori. Ne è convinto il viceministro delle infrastrutture e dei Trasporti Edoardo Rixi: “Dobbiamo utilizzare la portualità del Sud insieme alla defiscalizzazione dell’attività di impresa perché questa ci permette di ricreare una capacità manifatturiera nel Sud Italia che può affacciarsi anche verso i Paesi del Mediterraneo come il Nord Africa" – ha infatti affermato partecipando, dalla sede del Consiglio superiore dei lavori pubblici, ad un seminario sulle Zone economiche speciali nel Sud.
Il rapporto tra economia locale e porti per Rixi è assolutamente chiaro: "I porti del Sud devono trovare una loro vocazione anche turistica e croceristica. Alcune riqualificazioni fatte, come nel caso di Palermo, ci dimostrano che anche grandi compagnie possono avere base nei porti del Sud. – ha dichiarato il viceministro – Questo significa anche rifornire le navi e assicurare loro gli approvvigionamenti necessari utilizzando il sistema di produzione del Centro-Sud. Avremmo così a valle dei porti del Sud una filiera produttiva in grado di supportare attività e bunkeraggio. Una specie di chilometro zero poiché in questo caso non avremmo bisogno di una filiera logistica particolarmente complessa".
Il seminario, che ha fornito un focus sulla Puglia con la partecipazione dei presidenti di Confindustria Puglia, Sergio Fontana, e delle Autorità di sistema portuale del Mar Adriatico meridionale, Ugo Patroni Griffi, e dello Jonio, Sergio Prete, ha fornito anche un occasione per parlare delle Zes: il viceministro ha infatti richiamato "Le difficoltà costitutive nel tempo delle Zes, i problemi delle imprese nel capire quali tipi di vantaggi potevano avere insediandosi nelle aree Zes, le tipologie di imprese e di attività che potevano insediarsi".
Di Redazione Tir | 07 Dicembre 2022