BCE: dall’aumento dei costi del trasporto marittimo poco impatto sull’economia

Nella seconda metà del 2020 l'attività economica globale e il commercio hanno registrato una forte ripresa trainata principalmente dal settore manifatturiero.

Le importazioni mondiali di merci nel novembre 2020 avevano, infatti, nuovamente raggiunto il livello pre-crisi.

A questa crescita, a partire dallo stesso periodo, è corrisposto anche un aumento dei costi di trasporto sulle rotte marittime dall'Asia e dalla Cina verso l'Europa e il Mediterraneo, così come gli Stati Uniti.

Questi i dati diffusi dalla BCE nel suo ultimo bollettino economico in cui si analizzano le conseguenze di questa situazione sull’aumento dell’inflazione, con risultati incoraggianti.

L’analisi evidenzia come la ripresa è progredita a velocità diverse tra i Paesi, con la Cina che era già tornata al livello precedente alla crisi nel giugno 2020.

Il forte rimbalzo dell'attività manifatturiera globale ha causato un forte aumento degli ordini internazionali e ha determinato però alcune strozzature dell'offerta. Le criticità si ritrovano nell'aumento dei tempi di consegna dei fornitori che si riflette in maggiori costi di spedizione dei container.

Due fattori sono associati alla crescita dei costi di spedizione. Da un lato, il forte aumento della domanda; dall’altra la carenza di container nei porti asiatici che ha intensificato i colli di bottiglia e fatto salire ulteriormente i costi di spedizione. A questo, poi, si aggiunge anche la limitata capacità di trasporto aereo di merci a causa delle restrizioni di viaggio e delle cancellazioni dei voli.

L’interrogativo a cui lo studio della BCE ha dato risposta è se l'aumento dei costi di spedizione e trasporti avrà conseguenze sulla catena dei prezzi e sui consumatori, dando luogo a pressioni inflazionistiche. L'analisi ha suggerito che i costi di spedizione internazionale rappresentano solo una quota relativamente piccola del costo finale della produzione. Anche un aumento annuo del 50% nell'Harpex (un indice sull'andamento dei noli), simile a quello registrato fino al gennaio 2021, porterebbe una crescita dell'inflazione fino allo 0,25 % un anno dopo.

Nel complesso si prevede, quindi, che l'aumento dei costi di trasporto avrà solo un impatto modesto sull'attività economica globale.