Covid: misure unilateri minacciano le catene di approvvigionamento Ue

In Italia, crescono le postazioni per i tamponi per gli autotrasportatori che devono raggiungere la Germania attraverso il Brennero. È attivo, infatti, da oggi un nuovo hotspot presso l'interporto di Trento, per effettuare test antigenici rapidi.

Ricordiamo che da lunedì vige l’obbligo di presentare un risultato di negatività al Covid-19, in lingua tedesca o inglese, alle autorità austriache che effettuano i controlli alla frontiera d’ingresso in Tirolo. In caso contrario, i mezzi vengono respinti o deviati sul Tarvisio, in Friuli Venezia Giulia. Di fronte a questa situazione che sta comportando nuovi obblighi o allungamenti dei percorsi, le associazioni di categoria dell’autotrasporto italiane hanno lanciato l’allarme sulle ripercussioni di tali misure sugli operatori del settore, sulle imprese, sul commercio e sull’intera catena di approvvigionamento del Centro – Europa.

Misure in contrasto con la stessa richiesta della commissaria ai Trasporti Ue, Adina Valean, di attuare le Green Lanes, con l’obiettivo di rendere più fluido il traffico delle merci all’interno del mercato unico.

Tali timori trovano sponda anche a Bruxelles, dove ieri la commissaria agli Affari Interni Ylva Johansson e il commissario alla Giustizia Didier Reynders hanno inviato una lettera a tutti e 27 gli Stati membri per ricordare la necessità di “garantire un approccio coordinato a livello dell'Unione Europea sulle limitazioni alla libera circolazione” e di evitare “decisioni unilaterali” in questa fase di recrudescenza del virus.

La lettera sottolinea, inoltre, che “non possiamo permetterci interruzioni nelle catene di approvvigionamento e nel mercato interno in generale, soprattutto se potrebbero influenzare la distribuzione dei vaccini”.

La questione sarà discussa anche durante il prossimo Consiglio affari generali in programma il 25 febbraio.