In Europa cresce la domanda di nuovi autisti: nel 2026 ne mancheranno circa 2 milioni

In Europa cresce la domanda di nuovi autisti: nel 2026 ne mancheranno circa 2 milioni

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Il problema della carenza di autisti di tir non accenna a diminuire, anzi rischia di esplodere.

In Europa, attualmente, ci sono 380.000-425.000 posti vacanti. La domanda di conducenti tra gennaio e settembre 2022 è aumentata, dunque, del 44%.

A dirlo è l’Iru, l’associazione internazionale del trasporto su strada, che ha appena pubblicato un nuovo rapporto sul tema confermando la preoccupante tendenza delineata già da tempo.

Il nuovo documento prende in esame sei Paesi (Danimarca, Romania, Polonia, Spagna, Germania, Francia) che rappresentano i due terzi del settore del trasporto merci su strada in Europa e quattro Paesi per il trasporto passeggeri, che rappresentano il 28% del totale.

A rendere il fenomeno sempre più preoccupante è da un lato l’aumento della domanda e dall’altro l’invecchiamento dei conducenti di veicoli commerciali e bus. Più di un terzo degli autisti di tir supera i 55 anni e una parte di questi andrà in pensione nei prossimi anni.

Ma la percentuale dei giovani impiegati è solo del 6% per il trasporto merci e del 5% per il trasporto passeggeri.

In Spagna, dove c’è uno dei tassi di disoccupazione femminile più alti d'Europa (14%), la quota di donne alla guida di un camion è solo del 2%.

Il divario fra autisti di autocarri vicini al pensionamento e i nuovi assunti si allarga così al punto che per il 2026 sarà triplicato (sarà quintuplicato per i bus e i pullman). Per questa data in Europa potrebbero mancare, dunque, oltre due milioni di autisti.

Va considerato che questo segmento rappresenta il 50% del gettito proveniente dal trasporto delle merci.

Quindi, nonostante gli stipendi in questo settore siano anche fino a cinque volte superiori ai salari minimi medi, i giovani e soprattutto le donne sono ancora poco attratti.

Perché?

Fra le criticità emerse ci sono l’età dell’accesso alla professione - che in alcuni Paesi è tra i 21 e i 24 anni – e i costi piuttosto elevati per il conseguimento delle patenti abilitanti.

In Francia, una licenza per camion costa 5.300 euro, più di tre volte il salario minimo mensile medio, mentre in Germania una licenza per autobus e pullman costa in media 9.000 euro, oltre quattro volte il salario minimo mensile.

Le donne, invece, sono scoraggiate anche dal fattore sicurezza. Il 95% degli autisti di camion e il 94% delle aziende di trasporto la considerano una priorità assoluta, eppure solo il 3% dei parcheggi per camion sulla rete autostradale Ue è certificato come sicuro.

L’IRU per questo chiede di mettere in piedi una serie di interventi per evitare un ulteriore aggravamento della situazione come fissare a 18 anni l'età minima per la guida, con formazione a partire già dai 17 anni; sovvenzionare i costi della patente e della formazione per i nuovi autisti; costruire aree di parcheggio più sicure e protette.

Di Redazione Tir | 15 Novembre 2022

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