Logistica e Trasporti: gli strumenti Ue contro la crisi
Italia
Si è tenuto questa mattina, in videoconferenza, il dibattito “Logistica e trasporti, gli strumenti Ue per uscire dalla crisi” organizzato dal Parlamento europeo in Italia e dalla Rappresentanza della Commissione europea in Italia. Durante l’incontro virtuale i rappresentanti delle istituzioni europee e del Governo si sono confrontati con gli operatori del settore per discutere dell’impatto del Covid-19 sul settore e delle possibili soluzioni da adottare a breve e medio termine, sia a livello nazionale che europeo.
Erano presenti al dibattito, in rappresentanza delle istituzioni europee, Carlo Corazza, Responsabile del Parlamento in Italia, Antonio Parenti, Capo della rappresentanza della Commissione, e gli eurodeputati Brando Benifei, Marco Campomenosi e Carlo Fidanza che hanno fatto il punto sugli strumenti economico-finanziari messi in campo dall’Europa per fronteggiare la crisi. Il sostegno europeo si concretizza mediante il nuovo Next Generation Europa, espressione con cui è stato ribattezzato il Recovery Fund, ossia lo strumento atto a riparare i danni economici e sociali causati dal coronavirus, con la messa in campo di 750 miliardi divisi tra prestiti (250) e sovvenzioni (500). Nell’ambito di negoziati ancora attivi, l’Italia dovrebbe beneficiare del 20% delle risorse del Next Generation Eu e questo dovrebbe ridare respiro alle realtà economiche nazionali, soprattutto a quelle sane in tempi pre-Covid. Tutti i rappresentanti delle istituzioni sono stati dello stesso avviso: in un periodo in cui molte delle norme sugli aiuti di Stato sono sospese, è assolutamente importante controllare la ripartizione delle risorse per non alterare la concorrenza. La preoccupazione è che Paesi economicamente più potenti come la Germania possano supportare le proprie realtà economiche con maggiore forza e finire in questo modo per creare uno squilibrio competitivo particolarmente dannoso per l’Italia.
In rappresentanza del Governo è intervenuto il Sottosegretario di Stato al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Salvatore Margiotta. Margiotta ha sottolineato come il settore sia stato tra i più sollecitati durante la fase acuta della crisi ma ha messo in evidenza anche la sua tenuta, merito degli operatori che hanno continuato a lavorare anche in perdita. In questa fase di ripresa – ha sottolineato il Sottosegretario – sarà fondamentale il lavoro sulle opere infrastrutturali ritenute prioritarie. Su questa strada si inserisce il programma "Italia veloce” che ha una forte connessione con la scelta del ferro come scelta primaria e che si pone in continuità con i programmi e le realizzazioni del precedente Governo. Margiotta ha evidenziato come fra le risorse a disposizione dell'Italia figurino 130 miliardi di euro già finanziati a cui sommare 63,38 miliardi di euro veicolati dal Fondo per la ripresa Ue da mobilitare nel settore. Alla luce di questo, il Governo deve accelerare anche attraverso il decreto Semplificazioni, testimonianza della volontà di riformare le dinamiche che non permettono di velocizzare alcuni processi in Italia.
A rappresentare i settori della logistica e dei trasporti ci hanno pensato Gianfranco Battisti, amministratore delegato di Ferrovie dello Stato; Guido Grimaldi, presidente dell’Associazione logistica dell’intermodalità sostenibile; Francesco Di Majo, presidente dell'Autorità di sistema portuale del Mar Tirreno centro settentrionale (porti di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta) e Pasquale Russo, segretario generale di Conftrasporto.
Quest’ultimo ha messo in campo le istanze dell’autotrasporto asserendo che l’uscita dalla crisi non può che passare attraverso un intervento europeo più incisivo sul fronte Brennero. I divieti di circolazione imposti unilateralmente dall’Austria infatti ledono alcuni principi costitutivi dell’Unione, come la libera circolazione delle merci e la libera concorrenza tra Stati.
Altra priorità per il comparto è ultimare l’approvazione del Pacchetto mobilità che darà un forte impulso anche all’antidumping. Russo ha inoltre sottolineato che i fondi a disposizione sono importanti ma che è ancora più importante saper orientare le risorse e finalizzare gli investimenti attraverso una semplificazione di iniziativa e intervento sempre più incisiva. Sul fronte nazionale Russo ritiene, infine, che la procedura di controllo delle gallerie liguri di recente promossa possa essere un ulteriore freno alla circolazione e alla ripresa economica del settore.
Di Redazione Tir | 07 Luglio 2020