Rentri: la bozza di regolamento inviata alla Commissione Ue

Nuovo passo avanti per il Rentri, il Registro elettronico nazionale per la tracciabilità dei rifiuti.

Il Ministero della Transizione Ecologica (MITE) il 29 settembre ha infatti inviato alla Commissione europea la bozza di Regolamento che disciplina le modalità di funzionamento del sistema, in attuazione di quanto disposto dall’articolo 188-bis del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n.152.

A partire da tale data decorrono i 90 giorni del periodo sospensivo (cd. stand still) che terminerà, quindi, il 30 dicembre 2022 in cui, a livello nazionale viene sospeso l’iter del provvedimento in attesa del parere della Commissione o di altri Paesi membri della Ue.

Decorso tale termine, se non saranno stati formulati rilievi a livello europeo, sarà dato il nulla osta per procedere all’emanazione del nuovo Regolamento ed alla sua entrata in vigore.

Sulla stessa bozza di Regolamento è già stata avviata, fin dallo scorso mese di luglio, una consultazione tra il MITE e le associazioni maggiormente interessate che hanno evidenziato tutti gli aspetti critici dello schema del nuovo provvedimento e formulate alcune richieste di modifica.

Ricordiamo che il Rentri prevede una partenza scaglionata: a decorrere dai 18 mesi dalla data di entrata in vigore del regolamento ed entro i 60 giorni successivi, sarà obbligatorio per enti o imprese produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi con più di 50 dipendenti, e per tutti gli altri soggetti diversi dai produttori iniziali.

Seguiranno, a decorrere da 24 mesi ed entro i 60 giorni successivi, gli enti o le imprese produttori di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi con più di 10 dipendenti e, a decorrere da 30 mesi ed entro i 60 giorni successivi, i restanti produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi.