Brennero: ristrutturazione Ponte Lueg, allo studio le soluzioni per limitare disagi
Europa
Si torna a parlare della prossima chiusura del viadotto Lueg, in Austria, che dal 2025 sarà interessato da lavori di risanamento.
Come già anticipato più volte (qui uno dei nostri precedenti articoli), per un lungo periodo sarà necessario intervenire sul ponte, lungo quasi due chilometri, che rappresenta un’importante arteria per i traffici alpini e quindi per le merci italiane.
Considerate le già numerose limitazioni al transito dei mezzi sopra le 7,5 tonnellate, si teme che i futuri interventi – e le restrizioni alla viabilità necesariamente previste - potranno avere un forte impatto sul traffico lungo l'asse del Brennero da entrambi i lati del confine e causare ulteriori ostacoli al passaggio dei tir.
Di questo si è discusso nel corso di un incontro tra le rappresentanze dei Consigli provinciali di Bolzano e Tirolo con lo scopo di fare chiarezza sui lavori previsti e valutare le varie ipotesi di soluzione per limitare il rischio caos.
Secondo quanto spiegato dall'amministratore delegato di ASFINAG, la società austriaca che gestisce l’infrastruttura, i danni riportati al viadotto richiedono importanti restrizioni per ridurne il carico.
Il responsabile del Dipartimento Traffico del Tirolo, Bernhard Knapp, ha riferito che tra le misure che accompagneranno la nuova costruzione del ponte potrebbero rientrare, nel caso di chiusura totale della struttura, dosaggi del traffico a tutti i valichi, divieti di circolazione a tutela della sicurezza pubblica e limitazioni al traffico dei camion tra Matrei am Brenner (nel distretto di Innsbruck) e il confine.
Allo studio c’è un sistema slot per i mezzi pesanti, tramite gestione digitale, analogamente a quanto avviene presso porti e scali intermodali. Ma fra le ipotesi c’è anche un sistema di bande orarie, condizionato da un accordo internazionale tra Germania, Austria e Italia; il numero dei passaggi dovrebbe essere definito a livello tecnico in base al limite massimo di capacità dell'infrastruttura, e la relativa assegnazione non dovrebbe essere discriminatoria per nessuno.
Di Redazione Tir | 14 Marzo 2023