Ue: la Commissione sostiene l’Italia sul Brennero
Europa / Italia
Si aggiunge un nuovo tassello nell’annosa controversia fra Italia e Austria, sulle limitazioni imposte dal Tirolo al transito dei mezzi pesanti lungo l’asse del Brennero.
Nei giorni scorsi, un portavoce della Corte di Giustizia Ue - a cui il Governo italiano si è rivolto con un ricorso contro l’Austria (qui il nostro precedente articolo) - ha riferito che la Commissione Ue sostiene il nostro Paese.
La notizia è stata resa nota da alcune testate austriache che riportano quanto riferito dall’agenzia di stampa APA. In particolare, la fonte citata precisa che "la Commissione ha presentato una domanda di ammissione come arbitro nel procedimento pendente per sostenere le richieste della Repubblica italiana e per esporre e spiegare le posizioni esposte nel suo parere motivato”.
Secondo quanto chiarito, si tratterebbe di una procedura comune nei casi basati sull'articolo 259 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea che disciplina la procedura nelle controversie nel caso in cui uno degli Stati membri sia venuto meno a uno degli obblighi prescritti dai trattati.
Ciò significa che la Commissione potrebbe presentare il suo punto di vista sulla questione davanti alla Corte di giustizia dell'Unione europea.
A maggio, con il suo parere motivato, la Commissione europea aveva già sostenuto le motivazioni italiane (vedi qui il nostro precedente articolo) e successivamente l’Italia ha intentato il procedimento presso la Corte di Giustizia Ue.
Il presidente di Anita, Riccardo Morelli, ha commentato la notizia come "un riconoscimento significativo delle ragioni sostenute dall’autotrasporto merci nazionale, che si batte da anni per affermare i diritti fondamentali di libera circolazione e concorrenza in seno all’Unione, a fronte delle ripetute violazioni commesse dall’Austria sull’asse del Brennero”.
"Auspichiamo, dunque, che la giustizia faccia il suo corso e che contestualmente l’attenzione possa coinvolgere la mobilità delle merci lungo tutto l’arco alpino", ha detto.
Di Redazione Tir | 20 Novembre 2024