Brennero: la Ue dà ragione all’Italia, le misure austriache limitano la circolazione delle merci

Prima vittoria dell’Italia sul caso Brennero. Nel parere motivato adottato il 14 maggio sul contenzioso tra Italia e Austria, la Commissione europea ha sottolineato che i blocchi al transito dei mezzi pesanti al valico del Brennero da parte dell'Austria "limitano la libertà di movimento delle merci" prevista dai trattati europei e "mancano di basi che le possano giustificare".

Nel dettaglio, la Commissione europea scrive che “l’Austria ha violato gli obblighi ad essa incombenti in forza degli articoli 34 e 35 TFUE:

  1. adottando i paragrafi 3 e 4 dell’ordinanza sull’autostrada A12 della valle dell’Inn, divieto notturno per i veicoli pesanti LGBl. n. 64/2010 modificata da ultimo dall’ordinanza LGBl. n. 141/2021 (divieto di transito notturno), che vieta la circolazione transfrontaliera di taluni automezzi pesanti in determinate ore della notte su un tratto dell’autostrada A12;
  2. adottando i paragrafi 3 e 4 dell’ordinanza sul divieto settoriale di circolazione LGBl. n. 44/2016 modificata da ultimo dall’ordinanza LGBl. n. 48/2023 (divieto settoriale di circolazione), che vieta il trasporto di talune merci su un tratto dell’autostrada A12 esentando dal divieto i veicoli Euro VI immatricolati per la prima volta dopo il 31 agosto 2018;
  3. adottando l’ordinanza sul calendario del divieto di circolazione invernale 2023, BGBl. n. 3/2023 (divieto di circolazione invernale), che vieta sulle autostrade A12 e A13 la circolazione di taluni automezzi pesanti diretti in Italia o in Germania, o in un 34 paese da raggiungere attraverso l’Italia o la Germania, in tutte le giornate di sabato dei mesi invernali dalle ore 7.00 alle ore 15.00.

Ancora, l’Austria ha violato gli obblighi ad essa incombenti in forza dell’articolo 34 TFUE adottando misure che in determinati giorni limitano a un massimo di 300 veicoli l’ora il numero di autocarri che possono immettersi sull’autostrada A12 nei pressi di Kufstein (sistema di dosaggio).

La richiesta dell’Italia di accertare una violazione dell’articolo 4, paragrafo 3, TUE da parte dell’Austria è invece infondata.

Il parere è stato accolto con “grande soddisfazione” dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, che fin da subito aveva spinto per intraprendere la strada giudiziaria dopo anni di interlocuzioni finalizzate a trovare una soluzione negoziata.

In una nota il MIT ha spiegato che l’Italia procederà ora a formalizzare il ricorso in Corte di Giustizia, come previsto dall’art. 259 del Trattato, per ristabilire un quadro giuridico favorevole alle imprese e tutelare il principio di libertà all’interno dell’Unione Europea. Sulla base della richiesta presentata dall’Italia a febbraio, ricorda il MIT, "la Commissione ha censurato in maniera inequivocabile tutti i divieti austriaci al traffico lungo il Corridoio del Brennero in quanto contrari alla libera circolazione di beni prevista dagli articoli 34 e 35 del Tfue". Il parere della Commissione "dimostra quindi la bontà della posizione del Governo italiano”.