Un asse europeo sul fronte del Brennero

Si è concluso nel primo pomeriggio il Consiglio Ue dei trasporti.
All’ordine del giorno una serie di questioni focali per la mobilità europea a partire dal tema della sicurezza stradale e dei lavori in corso per Fit For 55. A tenere banco, però, due temi, entrambi particolarmente importanti per il nostro Paese: Brennero ed Euro 7.

Sulle limitazioni alla circolazione lungo l'asse del Brennero, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, si è espresso con chiarezza.

“Il Consiglio prenda atto della insostenibilità economica e ambientale" della situazione al Brennero, ha sottolineato, evidenziando che l’Italia chiederà l’intervento della Commissione per garantire il rispetto dei Trattati.

Con l'Italia si è schierata fin da subito la Germania: "Abbiamo bisogno urgentemente di soluzioni - ha detto il ministro tedesco Volker Wissing - perché la situazione è drammatica con code di 50 chilometri in Baviera. È venuto il momento di fare qualcosa".
A fianco dell’Italia si sono schierate poi anche Repubblica Ceca, Lituania, Romania, Paesi Bassi e Bulgaria. La commissaria Adina Valean ha lodato "Italia e Germania per l'approccio costruttivo" e ha invitato i Paesi a uno sforzo per trovare una mediazione rivolgendosi in particolare all'Austria.

Anche sul tema dei limiti alle emissioni di CO2, il ministro Salvini ha tracciato una linea ampiamente condivisa, soprattutto da Repubblica Ceca, Bulgaria, Francia, Ungheria, Polonia, Romania e Slovacchia.

"Ribadiamo la forte preoccupazione dell'intero governo italiano rispetto al regolamento che impone scadenze troppo ravvicinate e limite di emissioni troppo ambiziosi", in particolare "per i mezzi pesanti che verrebbero molto penalizzati", ha spiegato, auspicando "un nuovo equilibrio da parte della Commissione europea".

“Se è vero che ci stiamo avviando verso la transizione ecologica, la neutralità tecnologica è fondamentale", ha proseguito e ha aggiunto che "l'elettrico sarà una parte ma non il tutto".