Viceministro Rixi: le regole sul PNRR penalizzano l’autotrasporto

In Italia servirebbero più fondi per adeguare le infrastrutture stradali, visto che quasi il 90% delle merci viaggia su gomma, ma “purtroppo le regole di ingaggio sul PNRR non hanno consentito di dirottare risorse” alla strada.

È quanto ha affermato il Viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Edoardo Rixi intervenendo al convegno “Obiettivo rinascita 2023. La messa a terra del PNRR” organizzato dal Sole 24 Ore nella sede di Assolombarda a Milano.

“È evidente che la mobilità all'interno del Paese per la stragrande maggioranza viaggia, e viaggerà ancora per moltissimo tempo, su gomma – ha sottolineato Rixi -. Per questo abbiamo cercato nella ridefinizione di alcuni obiettivi del PNRR di fare i collegamenti dell'ultimo miglio, anche con accorpamenti di progetti, e di infrastrutturare il sistema degli interporti, creando interporti ferroviari ma con dotazioni anche per l’autotrasporto”.

In particolare, l'autotrasporto, oltre "a non avere in questo momento strade adeguate - ha evidenziato Rixi - si trova spesso senza aree di sosta".

Diverso il caso, invece, del trasporto ferroviario. “Abbiamo pensato di iniziare a fare una politica, che partirà probabilmente nei prossimi mesi, di rinnovo di tutta la flotta Intercity, finanziandola in parte anche con fondi PNRR, perché oggi noi abbiamo la flotta che è tra le più vecchie a livello europeo, con 45 anni di media”. Ma, ha concluso il Viceministro “se avessimo potuto utilizzare i fondi anche sul settore autotrasporto ci sarebbe stato un salto di qualità nei prossimi anni in tutto il settore e ciò avrebbe agevolato moltissimo il fatto di ridurre le emissioni”.