Alluvione in Emilia-Romagna: l’impegno dell’autotrasporto

Ancora una volta è l’autotrasporto a fare la differenza nelle situazioni di emergenza. Come era già successo durante il Covid-19, il settore è stato fondamentale anche per prestare soccorso in Emilia Romagna, nelle zone colpite dall’alluvione dei giorni scorsi. Sono state moltissime le imprese coinvolte negli aiuti, il cui intervento è stato fondamentale per mettere in sicurezza gli animali o per prosciugare l’acqua e il fango con pompe e idrovore.

In aiuto alla popolazione sono arrivati anche camion cucina mobili, come quello di Barilla, realizzato in collaborazione con la Protezione Civile di Parma, che può erogare fino a 500 pasti caldi l’ora.

Ma l’autotrasporto ha continuato anche ad assicurare l’approvvigionamento dei beni di prima necessità nei supermercati, seppur con molte difficoltà a seguito della chiusura di decine di arterie viarie allagate e di diverse opere infrastrutturali che sono andate distrutte causando anche l’isolamento di interi territori e difficoltà per il pronto intervento dei soccorsi.

“Ora la situazione si sta lentamente normalizzando soprattutto sulla A14 e sulla A1 – ha sottolineato ai microfoni di Radio24 Patrizio Ricci, presidente di CNA-Fita e vice presidente del Comitato Centrale dell’Albo degli Autotrasportatori -. La vera urgenza in questo momento è dare ristoro alle persone ma non dobbiamo dimenticarci delle difficoltà del settore, soprattutto per quanto riguarda le merci deperibili. Per le altre tipologie di merci si può attendere, però per le deperibili no”.

Ricordiamo infatti che oltre agli ostacoli legati all’allagamento delle strade, i mezzi pesanti possono viaggiare soltanto in alcune giornate, rispettando il calendario dei divieti di circolazione previsti.