Biocarburanti: la Commissione Ue valuterà la proposta nel 2027

Biocarburanti: la Commissione Ue valuterà la proposta nel 2027

Europa / Italia

È stato un Consiglio Ambiente molto dibattuto quello che si è svolto ieri a Lussemburgo.

Il nostro Paese ha puntato a modificare il Regolamento 2019/1242 sulle emissioni di camion, autobus e pullman nuovi inserendo il "Carbon correction factor" (qui il nostro articolo) per includere i biocarburanti tra i combustibili ammissibili in futuro. La Commissione Ue ha aperto alla valutazione di questa possibilità solo dal 2027.
Come ha spiegato anche il ministro per l’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto, a margine del Consiglio Ue Energia odierno, sempre a Lussemburgo, "per la prima volta si inserisce in un regolamento europeo la verifica rispetto alle condizioni di proponibilità” del biocarburante “che ha emissioni” e “si tratterà di verificare rispetto allo snodo principale che è la neutralità tecnologica”.

In sostanza, il Consiglio si è accordato mantenendo i target fissati dalla Commissione.
Oltre all’obiettivo di riduzione delle emissioni di CO2 del 15% al 2025 già previsto, le nuove norme introducono la riduzione delle emissioni del 45% dal 2030 (in aumento rispetto al 30%); la riduzione delle emissioni del 65% dal 2035; la riduzione delle emissioni del 90% dal 2040.

Questo orientamento generale servirà come mandato del Consiglio per i negoziati con il Parlamento europeo sulla forma finale della legislazione. L'esito dei negoziati dovrà essere adottato formalmente dal Consiglio e dal Parlamento.

Si tratta di target stringenti su cui si è espressa anche l'associazione europea dei costruttori di automobili, Acea, che prendendo atto dell'approccio generale del Consiglio Ambiente ha detto che “gli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 proposti per gli autocarri e gli autobus rimangono molto ambiziosi alla luce delle insufficienti condizioni di partenza, che dovrebbero essere valutate regolarmente attraverso un processo di monitoraggio annuale e completo". Obiettivi che “non possono essere raggiunti solo dai produttori”.

Sulla stessa linea anche IRU, l’organizzazione che riunisce le associazioni dei trasporti su strada, che ha definito eccessivamente ambiziosi i target legati alle riduzioni di emissioni dei mezzi pesanti e più realistici quelli sui bus. In una nota, IRU chiarisce che tali obiettivi “determineranno il futuro della produzione di energia e di veicoli pesanti nell’Ue”.

Dato positiva, si spiega ancora, è che l’approccio generale del Consiglio offre la flessibilità per i camion ad alta capacità: veicoli che sono più pesanti o più lunghi delle combinazioni standard e per i quali le alternative di propulsione sono – attualmente e nel prossimo futuro – estremamente limitate.

Di Redazione Tir | 17 Ottobre 2023

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