Consorzi e aggregazioni tra imprese al centro di un convegno Assotir

I consorzi e le aggregazioni tra imprese sono ancora strumenti utili nella realtà odierna o sono solo un’esperienza del passato, ottima ma non replicabile?

È questo l’interrogativo a cui ha cercato di rispondere il convegno “L’Aggregazione nell’Autotrasporto: solo storia o anche futuro?”, organizzato da Assotir a Roma il 19 settembre, in occasione dei festeggiamenti per i 22 anni di attività di CONSAT, il consorzio di servizi alle imprese di autotrasporto che fa parte del sistema Assotir.

Ad aprire i lavori è stata la presidente di Assotir, Anna Vita Manigrasso, per la quale la risposta alla domanda non può essere che positiva. “Pensiamo che il “fare squadra” tra imprenditori sia una opzione importante, ai fini della valorizzazione della loro professionalità”, ha detto e ha quindi chiesto alla politica “di rimettere al centro della riflessione politico-istituzionale il tema dell’aggregazione economica nell’autotrasporto”.

È stata poi la volta del Direttore di CONSAT, Fabio Lo Cascio, che ha descritto i punti salienti degli oltre 20 anni di attività del consorzio, nato nel 2001 con lo scopo di massimizzare il rimborso dei pedaggi autostradali (in seguito sono seguiti altri servizi come assicurazioni, traghetti, gruppi d’acquisto per pneumatici o Adblue) e che recentemente ha sviluppato anche un’altra attività: il trasporto per i soci. Un’attività che ha portato a ottimi risultati: partito nel 2020 con 500mila euro quest’anno infatti chiuderà con un fatturato di 11 milioni.

Il convegno è poi proseguito con una tavola rotonda a cui hanno partecipato il presidente del Comitato Centrale dell’Albo degli Autotrasportatori, Enrico Finocchi, Massimo Campailla, Professore di Diritto della Navigazione e dei Trasporti presso l’Università degli Studi di Trieste; Massimo Marciani, presidente del Freight Leader Council; Claudio Villa, presidente di Federtrasporti, e Claudio Donati, segretario generale di Assotir.

In particolare, il presidente Finocchi ha ricordato come il settore dell’autotrasporto sia in continua evoluzione, come testimoniato anche dai dati sul numero delle imprese: oltre ad essere in costante crescita si riscontra un incremento soprattutto delle imprese più strutturate, quelle con oltre 100 veicoli, e una diminuzione delle imprese più piccole.

I consorzi sono una parte rilevante di queste imprese: per dare un numero, su 43mila imprese che sono state oggetto di verifica di regolarità da parte del Comitato Centrale dell’Albo, 2.600 sono consorzi.  Come previsto dalla Legge n.298/1974, cha ha istituito l’Albo degli Autotrasportatori, i consorzi devono essere iscritti a una sezione speciale dell’Albo mentre il DPR 19 aprile 1990, N°155, prevede condizioni particolari per soddisfare i requisiti di onorabilità, capacità finanziaria e professionale. “Ritengo sia giunto il momento di mettere mano a questo regolamento sulla sezione speciale”, ha sottolineato Finocchi, ricordando che già lo scorso anno il Comitato aveva deciso di avviare una riflessione sul mondo dei consorzi.