Export: preoccupazione per i divieti di transito

Anche il mondo dell’autotrasporto si unisce alla preoccupazione espressa dalle Camere di Commercio delle Alpi sulle limitazioni ai transiti adottate da alcuni Paesi Ue.

Nella giornata di oggi i presidenti camerali Peter Buchmüller (Camera dell'economia di Salisburgo), Michl Ebner (Camera di commercio di Bolzano), Hans Peter Metzler (Camera dell'economia del Vorarlberg) e Christoph Walser (Camera dell'economia del Tirolo) hanno lanciato un allarme: le attuali restrizioni applicate da alcuni Paesi per fronteggiare l’emergenza Covid-19 sono "dannose per l'economia europea e allo stesso tempo per il senso di coesione comunitaria" ed è quindi necessario "porre fine agli attuali divieti di viaggio e revocare le restrizioni agli spostamenti".

Conftrasporto-Confcommercio si è unito al grido d’allarme dei Presidenti rappresentanti dell'economia dell'arco alpino e l’ha rilanciato: per Conftrasporto "l’Italia è il Paese che più di ogni altro sarebbe penalizzato se con l’introduzione di possibili nuove restrizioni si ostacolasse la libertà di circolazione all’interno dell’arco alpino. Il danno si estenderebbe all’intero sistema produttivo italiano che è già in sofferenza".

L’associazione di categoria ha dunque colto l’occasione per chiedere al Governo italiano un intervento in sede comunitaria per arginare questo rischio, ancora più preoccupate se si pensa a valichi di frontiera attraverso le Alpi.

D’altronde l’Italia, per raggiungere i mercati europei, deve necessariamente attraversare l’arco alpino e la crucialità del valico del Brennero lo dimostra. Il Brennero è un corridoio strategico come anche confermato dagli ultimi dati di traffico che lo indicano come valico più trafficato: a settembre 2020, dopo il calo a doppia cifra registrato durante il lockdown, il numero di tir transitati è cresciuto dello 0,6% rispetto allo stesso mese del 2019.