Il Parlamento Ue boccia la proposta ETS per l’autotrasporto

La sessione plenaria del Parlamento europeo ha respinto la proposta della Commissione europea di riforma del sistema ETS, che includeva anche l’autotrasporto nel sistema di scambio di quote di emissioni. Con 340 voti contrari, 265 a favore e 34 astenuti la riforma è stata rinviata in Commissione ENVI (Ambiente, Sanità pubblica e Sicurezza alimentare) che qualche settimana fa aveva introdotto l’obbligo dell’ETS anche per il trasporto stradale, per quello marittimo e per le costruzioni.

Il nuovo ETS fa parte di un pacchetto più esteso di leggi climatiche europee che sono state presentate dalla Commissione europea il 14 luglio 2021 nell’ambito del Pacchetto “Fit For 55”. Il sistema si basa sulla restituzione annuale a titolo gratuito, da parte delle imprese che partecipano, di quote di emissioni per ogni tonnellata di CO2 emessa. In pratica le imprese che non hanno quote o ne ricevono poche per coprire le emissioni prodotte (anidride carbonica ed ossidi di azoto), devono acquistare le quote di emissione all’asta o da altre imprese.

Soddisfazione è stata espressa da parte delle associazioni di categoria dell’autotrasporto in quanto la riforma avrebbe avuto conseguenze dirette sugli aumenti dei costi dei carburanti e i prezzi finali ai consumatori.

“Riteniamo che una serie di proposte nel pacchetto Fit for 55 rappresentino un passo fondamentale verso il raggiungimento degli obiettivi del Green Deal europeo – ha sottolineato una nota UETR -. Tuttavia, la nostra opinione è che l'Ue debba prima realisticamente dare priorità all'accelerazione del pieno sviluppo dell'infrastruttura per i combustibili alternativi (AFIR). Qualsiasi eventuale inclusione del trasporto su strada nell'ETS necessita come prerequisito essenziale della piena diffusione di tale infrastruttura in tutta l'Ue”.

Sul tema del cambiamento climatico è intervenuto anche il Ministro delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili Enrico Giovannini, che durante la Ministeriale dell’Ocse a Parigi ha ribadito la necessità di accelerare affinché il rilancio economico dell’Italia sia sostenibile dal punto di vista economico, sociale e ambientale, a partire dal modo di progettare e costruire infrastrutture e sistemi di mobilità sostenibili e resilienti.

“Dobbiamo essere più audaci – ha detto il Ministro -. Il contrasto al cambiamento climatico richiede coraggio, visione, strategia e politiche incisive. Occorre agire subito per recuperare il tempo perduto”.