Riforma della rete TEN-T: il Brennero al centro dell’audizione alla Camera

I prossimi passi per l’approvazione del nuovo regolamento sullo sviluppo della rete transeuropea dei trasporti TEN-T (di cui avevamo già parlato lo scorso dicembre, qui), gli emendamenti presentati dai vari gruppi parlamentari, la coerenza con gli interessi nazionali, i tempi e le prospettive dei negoziati: questi i temi che sono stati al centro dell’audizione che si è svolta oggi presso la Commissione Trasporti della Camera e che ha visto protagonisti alcuni europarlamentari italiani della Commissione Trasporti (TRAN).

Nel corso dell'evento è stato chiarito, innanzitutto, che non ci sono molti margini per la modifica della mappa approvata e per l'inserimento di nuovi tracciati.
Uno dei temi centrali è infatti quello delle risorse per finanziare nuove opere infrastrutturali: quelli previste dallo strumento principale, il CEF II (il Meccanismo per collegare l’Europa), sono state sostanzialmente già allocate. Resta ancora una piccola finestra per trovare qualche risorsa in più, ma per quel che riguarda l'Italia sono stati già finanziati il Tunnel del Brennero e la Torino-Lione.
Per pensare a ulteriori interventi bisognerà probabilmente aspettare i fondi del prossimo Cef.

Altra questione al centro dell’audizione gli emendamenti presentati dagli eurodeputati.

Fra questi uno riguarda le barriere poste dagli Stati membri nelle infrastrutture transnazionali: si chiede infatti che questo non sia più possibile in maniera unilaterale perché mette in discussione il principio di libero mercato.
Il riferimento evidente è a quanto accade al Brennero con le limitazioni imposte dal Tirolo ai mezzi pesanti italiani e tedeschi.
Una questione su cui si è impegnato anche il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini (qui uno dei nostri articoli).

Gli eurodeputati hanno chiarito inoltre che i prossimi passi per l’approvazione definitiva della riforma saranno la votazione alla Plenaria, per permettere al relatore dell’Europarlamento di presentarsi poi con un mandato forte al Trilogo, che vedrà impegnati Commissione, Consiglio e Parlamento europeo. I lavori della Tran dovrebbero concludersi quindi fra febbraio e marzo. L’iter dovrebbe concludersi nel secondo semestre.