Ucraina: aggiornamento su situazione ai confini e su trasporto degli aiuti 

Ucraina: aggiornamento su situazione ai confini e su trasporto degli aiuti 

Europa

Non si fermano le operazioni militari russe in Ucraina e col passare dei giorni peggiorano anche le condizioni dei civili che, per quanto possibile, continuano a spostarsi nelle zone più sicure del Paese e a provare ad attraversare le frontiere verso Ovest. In Europa, nel frattempo, si moltiplicano le iniziative di sostegno con l’arrivo di camion di aiuti umanitari.

Ovviamente questa situazione alle frontiere crea rallentamenti anche per tutti gli altri tipi di trasporti che si sono visti costretti a cambiare itinerari e a trovare percorsi alternativi.
Secondo quanto riporta l’Iru, l’Unione internazionale dei trasporti su strada, tra la Bielorussia e l'Ue (Lettonia, Lituania, Polonia), dove erano già oltre 5.000 i camion in attesa prima dell'inizio della crisi, le code infatti si sono successivamente allungate con tempi di attesa che ora raggiungono quasi le due settimane.

Tra Russia e Lettonia e tra Russia ed Estonia, negli ultimi giorni erano in coda più di 1.200 camion, con un tempo di attesa stimato di 30-40 ore. I movimenti dei camion a questi confini sono però tornati ai livelli normali.
Inoltre, non ci sono praticamente code per uscire dall’Unione Europea; per entrare le file, invece, sono aumentate a causa del rafforzamento delle misure di controllo e delle ispezioni.

Intanto, al confine fra Belorussia e Ucraina i valichi restano chiusi così come fra Ucraina e Russia.

Sul fronte dei trasporti umanitari, come avevamo già dato conto nei giorni scorsi (qui il nostro precedente articolo), molti Paesi stanno mettendo in atto una serie di iniziative per favorire il transito dei carichi di aiuti.
Iru fa sapere che, come già fatto dalla Polonia e dalla Germania, anche in Francia il ministero dei Trasporti francese ha comunicato l'esenzione dai pedaggi per i convogli di aiuti.
Le ONG o le autorità organizzatrici devono contattare l'Association des Sociétés Françaises d'Autoroutes (ASFA) - inviando un'e-mail a [email protected] - per richiedere un pass speciale.
Stessa scelta in Repubblica Ceca dove è stato deciso l’esonero dal pagamento del pedaggio per i veicoli di peso superiore a 3,5 tonnellate per il trasporto (andata e ritorno) di aiuti umanitari in Ucraina con veicoli immatricolati nella Repubblica Ceca e all'estero.

In Germania, intanto, il Ministero federale degli affari digitali e dei trasporti (BMDV) ha chiesto agli stati federali di concedere esenzioni dal divieto di circolazione dei veicoli pesanti la domenica e nei giorni festivi per i trasporti in direzione del confine ucraino che portano sostegno umanitario (compresi eventuali viaggi a vuoto direttamente richiesti).
Anche in Ungheria l’invio degli aiuti è esente dalle restrizioni al transito rivolte ai mezzi pesanti di classe ambientale Euro 3. Per usufruire di questo speciale trattamento è necessario, però, compilare un’apposita dichiarazione che il conducente deve tenere con sé.

In Danimarca, invece, sono state annunciate esenzioni temporanee dalle norme sui tempi di guida e di riposo per gli operatori del trasporto su strada, valido fino al 3 aprile, per il trasporto di aiuti diretti in Ucraina.
Il tempo massimo di guida giornaliero è aumentato quindi  da 9 a 11 ore; il tempo di guida settimanale massimo passa da 56 a 60 ore; il tempo  di guida per due settimane consecutive è aumentato da 90 a 96 ore; il tempo prima della pausa passa da 4,5 a 5,5 ore ed è consentito anche il permesso per il riposo a bordo del veicolo.

 

Di Rivista Tir | 07 Marzo 2022

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