Autoarticolati di 18 metri: vantaggi per imprese e ambiente
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Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del cosiddetto DL Infrastrutture cambiano anche le regole sulle dimensioni delle sagome dei mezzi che possono circolare sulle strade (vedi il nostro precedente articolo).
Il DL, che dovrà essere convertito in legge, liberalizza di fatto la circolazione a livello nazionale dei complessi veicolari trattore-semirimorchio con lunghezza complessiva di 18 metri, oggetto fra l’altro della sperimentazione del Progetto Diciotto.
L’iniziativa, lanciata nel 2009 dall’allora Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili e da Anfia, l’Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica, ha verificato sul terreno le condizioni di utilizzo di mezzi di lunghezza complessiva maggiore rispetto ai convogli standard di 16, 5 metri e ha valutato gli effetti sull’ottimizzazione della logistica delle merci, sulla razionalizzazione dei flussi e anche sulla sostenibilità, vista la riduzione del numero dei veicoli sulle strade.
I dati di monitoraggio della sperimentazione su complessi composti da una combinazione ottimizzata trattore - semirimorchio hanno evidenziato vantaggi in termini di esercizio e convenienza economica. Sono stati valutate anche la guidabilità, manovrabilità, stabilità e sicurezza con risultati positivi.
Di Rivista Tir | 14 Settembre 2021