Carburati alternativi: ok del Parlamento Ue alle nuove regole per le infrastrutture

Carburati alternativi: ok del Parlamento Ue alle nuove regole per le infrastrutture

Europa / Norme

Ha avuto il via libera anche della Plenaria di Strasburgo la posizione negoziale approvata i primi di ottobre dalla Tran - la Commissione Trasporti e Turismo dell’Europarlamento - sulla proposta legislativa per la diffusione di stazioni di rifornimento per auto, camion, treni e aerei alimentati da combustibili alternativi (vedi il nostro precedente articolo).

Il testo legislativo è stato adottato con 485 voti favorevoli, 65 contrari e 80 astensioni.

I deputati hanno concordato di fissare degli obiettivi minimi nazionali sull’installazione di infrastrutture per i combustibili alternativi (Afir): entro il 2024, quindi, ogni Paese membro dovrà presentare alla Commissione un proprio quadro strategico per il raggiungimento di tali obiettivi.

Come già stabilito dalla Tran, inoltre, entro il 2026 sulle reti principali europee dovrà essere installata almeno una colonnina di ricarica per auto elettriche ogni 60 km. Stesso discorso sulle strade TEN-T per camion e autobus elettrici.

Sono, però, previste alcune esenzioni per le regioni ultraperiferiche, le isole non collegate alle reti energetiche continentali e le strade a traffico particolarmente ridotto.

Per quel che riguarda l’idrogeno, il testo prevede anche di installare un maggior numero di stazioni di idrogeno ogni 100 km, anziché ogni 150 km, anticipando i tempi dal 2031 al 2027.

Gli eurodeputati hanno anche adottato il mandato negoziale sulle norme per l’uso di carburanti rinnovabili e a basso contenuto di carbonio nel trasporto marittimo con l’obiettivo di ridurre le emissioni di gas serra delle navi del 2% entro il 2025, del 20% entro il 2035 e dell'80% entro il 2050, rispetto al livello del 2020. Obiettivi più ambiziosi di quelli dettati dalla Commissione.

Adesso il Parlamento dovrà avviare i negoziati con i governi Ue.

 

 

Di Redazione Tir | 19 Ottobre 2022

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