Conftrasporto: la logistica cresce ma serve più attenzione al settore
Italia
L’impatto della logistica sul Pil è sempre più rilevante: in soli cinque anni, dal 2019 ad oggi, il valore del settore rispetto al Pil è aumentato dal 7,2% all’8,9%. Eppure, il comparto non ha ancora l’attenzione che merita, anche perché i dati sono molto eterogenei e poco aggiornati. Proprio per sopperire a queste carenze e per fornire gli elementi necessari ad una pianificazione del sistema logistico e di trasporto è nato l’Osservatorio Freight Insights del Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile (Most), che in occasione del Forum Internazionale di Conftrasporto ha presentato i risultati del primo studio condotto, dal titolo “Deep uncertainty e cambiamenti strutturali di sistema: analisi della trasformazione delle supply chains”.
Lo studio si basa su un’analisi di oltre 800 imprese che acquistano servizi di trasporto e logistica e, come evidenziato dal presidente di Most Feruccio Resta, mostra come il settore dei trasporti abbia subito le conseguenze delle ondate di disruption che si sono susseguite questi anni. Disruption che
hanno portato a un forte aumento dei costi modificando profondamente il mercato. Tanto per dare alcuni dati: in cinque anni, il prezzo dell’energia è aumentato del 31%, quello dei canoni di locazione del 26% e il costo della manodopera del 13%. Tutto ciò ha portato ad una forte riduzione delle imprese, da 114mila nel 2009 a 79mila nel 2024 per quanto riguarda la logistica conto terzi, con un incremento però delle aziende più strutturate.
Il consolidamento del settore è confermato anche dagli sviluppi recenti nelle attività di fusioni e acquisizioni (M&A), che sono diventate sempre più rilevanti sia in termini di numero che di valore economico. Dal 2015 sono state mappate 214 operazioni che hanno riguardato le aziende italiane di logistica, finalizzate in particolare al consolidamento del network logistico (88 operazioni) e allo sviluppo di terminal portuali (41 operazioni).
“Lo studio ci dice che la logistica è un settore sempre più cruciale per il nostro Pil, ma anche che è in profonda evoluzione – ha sottolineato Pasquale Russo, presidente di Conftrasporto -. L’impatto della logistica sul Pil è rilevante ma abbiamo la sensazione che la sua importanza non sia percepita pienamente: la logistica non è una priorità dell'agenda politica del Paese da tanti anni. C'è un deficit di attenzione. Servono scelte politiche adeguate che garantiscano la competitività degli operatori, altrimenti rischiamo di perderne altri”.
L’infrastruttura stradale è satura così come quella ferroviaria e i lavori sulla rete e le interruzioni di linea impattano sul traffico merci con un aumento dei chilometri percorsi del 10-15%. A questo bisogna aggiungere le strozzature e le limitazioni alla circolazione lungo i valichi dell’arco alpino che comportano costi ingenti per tutte le imprese.
Per il trasporto marittimo, nel confronto tra il 2024 e il 2018 emerge una significativa crescita dei traffici intermodali, anche se l'allocazione nei porti non è sempre efficiente: alcuni scali sfruttano a pieno il proprio potenziale mentre altri sono in difficoltà. A causa della crisi del Mar Rosso, il tempo medio di navigazione tra Asia e Mediterraneo è aumentato del 39%.
Di Redazione Tir | 13 Novembre 2024