Coronavirus: i rischi per la logistica italiana

Se entro fine febbraio l’emergenza Coronavirus in Cina non sarà sotto controllo, la logistica italiana subirà pesanti contraccolpi.

È quel che emerge dalle prime stime del Freight Leaders Council, l’associazione dei player della logistica nazionale, secondo cui il traffico dei container nei porti italiani, in particolare in porti strategici come Genova e Salerno, potrebbe subire, a causa dello stop delle partenze dalla Cina, una contrazione del 20%, con ovvie ripercussioni su tutta la filiera.

Allo stato attuale l’emergenza Coronavirus sta già facendo registrare effetti sul mercato, rintracciabili soprattutto nell’aumento dei costi per le spedizioni da e per la Cina e nei disagi per le portacointainer in arrivo nei porti cinesi dovuti alla mancanza di personale per lo scarico merci.

La situazione appare critica perché, come messo in evidenza dalle rilevazioni di Info Mercati esteri del ministero degli Affari Esteri, l’Italia è il quarto partner commerciale della Cina con in 30,8 miliardi di euro di importazioni e 13,2 miliardi di esportazioni solo nel 2018. Numeri che significano, se si parla di container, 1,1 milione di TEU in entrata e 800 mila in uscita, ossia circa il 18% del traffico containerizzato nei principali porti italiani sempre nel 2018.