IRU: accelerare la digitalizzazione dei trasporti in Medio Oriente

La pandemia continua a incidere sui trasporti, alcune restrizioni non cessano di causare problemi alle frontiere e per questo è ancora più importante che i Governi accelerino gli sforzi di digitalizzazione nel commercio e nel transito, in particolare su eTIR (la convenzione per agevolare il trasporto internazionale attraverso gli uffici doganali) ed eCMR (la lettera di vettura elettronica). È quanto ha affermato Umberto De Pretto, segretario generale dell'IRU, durante l'ultima riunione virtuale dei ministri dei trasporti dell'Organizzazione per la cooperazione economica (ECO).

De Pretto, rivolgendosi ai ministri dei trasporti dei dieci paesi della regione - dalla Turchia, Iran e Pakistan, dal nord all'Asia centrale -, ha chiesto un migliore coordinamento sulle restrizioni alle frontiere che causano congestione, bloccano camion e merci e aumentano i rischi per la salute dei conducenti. Ha anche fatto riferimento ai corridoi commerciali in cui ECO e IRU hanno collaborato per facilitare i flussi di trasporto e transito con eTIR, risparmiando, in alcuni casi, fino all'80% in tempo e fino al 20% in costi rispetto alle rotte marittime tradizionali.

I corridoi recentemente attivati ​​insieme all'ECO hanno incluso i corridoi Islamabad-Teheran-Istanbul (ITI), Kirghizistan-Tagikistan-Afghanistan-Iran (KTAI) e Iran-Afghanistan-Uzbekistan. Più lontano, i corridoi TIR si sono estesi ad altre regioni, tra cui il Consiglio di cooperazione del Golfo e la Comunità degli Stati Indipendenti.