Londra mette al bando i mezzi non sicuri e più inquinanti
Europa / Norme
Regole più stringenti per gli autotrasportatori, anche stranieri, che effettuano consegne nella zona della cosiddetta Greater London. Dal mese di marzo, per tutti i mezzi sopra le 12 tonnellate è infatti obbligatorio un “permesso di sicurezza”, il “Safety Permit”, che attesti che il mezzo rispetta i criteri di sicurezza per il transito nelle zone urbane.
L’area della Grande Londra si estende per quasi 1600 chilometri quadrati e comprende 32 distretti. In queste zone per circolare sarà necessario rispettare i criteri definiti dal Direct Vision Standard relativamente a quanto un conducente riesce a vedere attraverso i finestrini della cabina, per garantire la massima sicurezza degli utenti vulnerabili delle strade. I veicoli avranno un punteggio da zero a cinque stelle per definire il proprio livello di sicurezza.
Dal 2024 sarà richiesto un livello pari a 3 stelle almeno.
Le imprese dovranno registrare i propri mezzi (visita questo link) e se, sulla base dei requisiti richiesti, non rispetteranno gli standard potranno apportare miglioramenti tecnici alle cabine.
È stato introdotto per questo un termine di grazia di 90 per mettere in regola i mezzi, purché questo venga comunicato entro il 1° marzo – con opportuna documentazione – a questo indirizzo [email protected].
La registrazione dei mezzi è gratuta e chi non avrà ottenuto la licenza incorrerà in una sanzione fino a 550 sterline.
Dal 1° marzo, inoltre, sarà rafforzata anche l’area a basse emissioni (Low Emission Zone - LEZ) della Grande Londra. Ciò significa che autocarri, furgoni o altri veicoli pesanti con peso lordo superiore a 3,5 tonnellate dovranno soddisfare i livelli previsti per gli Euro VI per quel che riguarda NOx e PM, oppure dovranno pagare una tariffa giornaliera di 300 sterline per guidare all'interno dell'area della Greater London.
Di Redazione Tir | 05 Febbraio 2021