Ministeri: ecco chi ha competenze sul settore dei trasporti

Sulla Gazzetta Ufficiale del 1° marzo è stato pubblicato il Decreto Legge del Consiglio dei ministri, approvato il 26 febbraio scorso, che prevede un riordino delle attribuzioni e competenze dei ministeri. Oltre ad un nuovo nome per il MIT, che ora è diventato ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, per andare incontro ad una visione di sviluppo che allinea l’Italia alle attuali politiche europee, il Governo Draghi ha istituto il ministero della Transizione Ecologica, guidato da Roberto Cingolani, che prende il posto del ministero dell'Ambiente e della Tutela del territorio e assume competenze trasversali, alcune delle quali riguardano anche il nostro settore. Il ministero si occuperà ad esempio di pianificare le emissioni nei diversi settori dell’attività economica, compreso quello dei trasporti; dei piani e delle misure in materia di combustibili alternativi e delle reti e strutture di distribuzione per la ricarica dei veicoli elettrici, qualità dell’aria, politiche di contrasto ai cambiamenti climatici e per la finanza climatica e sostenibile; della promozione di politiche di sviluppo sostenibile, nazionali e internazionali.
Inoltre, in stretta connessione con questo, è stato istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, il Comitato interministeriale per la transizione ecologica (CITE), con il compito di assicurare il coordinamento delle politiche nazionali per la transizione ecologica e la relativa programmazione. Il Comitato è presieduto dal presidente del Consiglio dei ministri o dal ministro della Transizione Ecologica, ed è composto, dai ministri della Transizione Ecologica, dell'Economia e delle Finanze, dello Sviluppo Economico, delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, del Lavoro e delle Politiche sociali e delle Politiche agricole, alimentari e forestali. Entro tre mesi il CITE dovrà approvare il Piano per la transizione ecologica che dovrà coordinare, tra le altre, le politiche in materia di riduzione delle emissioni di gas climalteranti; di mobilità sostenibile e di qualità dell’aria. Il CITE si avvarrà di un Comitato tecnico di supporto, composto da un rappresentante della presidenza del Consiglio dei ministri e da un rappresentante per ciascuno dei Ministeri coinvolti.
Anche il nuovo ministero per la Transizione Digitale, guidato da Vittorio Colao, ha competenze che potrebbero ricadere anche sul nostro settore. Il Ministero ha il compito di promuovere, indirizzare e coordinare l’azione del Governo nelle materie dell’innovazione tecnologica, dell'attuazione  dell'agenda digitale italiana ed europea, della strategia italiana per la banda ultra larga, della digitalizzazione delle pubbliche amministrazioni e delle imprese, nonché della trasformazione, crescita  e  transizione digitale del Paese, in ambito pubblico e privato, dell'accesso  ai servizi in rete, della connettività, delle infrastrutture digitali materiali e immateriali e della strategia  nazionale dei  dati pubblici. Sarà affiancato da un Comitato interministeriale per la transizione digitale (CITD), con il compito di assicurare il coordinamento e il monitoraggio dell'attuazione delle iniziative di innovazione tecnologica e transizione digitale delle pubbliche amministrazioni competenti.