Il ministro Salvini al Forum di Conftrasporto fa il punto su impegni del MIT per il settore
Intermodalità
Formazione di nuovi autisti, valichi alpini, riforma della portualità, riorganizzazione delle motorizzazioni, impegni per il trasporto merci nella prossima Legge di Stabilità, sono i temi su cui ha puntato l’attenzione il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, intervenendo all’inizio dei lavori del Forum Internazionale di Conftrasporto.
Salvini ha risposto ad alcune questioni sollevate nel corso del suo discorso di apertura dal presidente di Conftrasporto, Pasquale Russo, che ha ricordato il recente decreto da 25 milioni di euro per il rinnovo del parco, di cui 15 per gli Euro 6, per il quale si attende ancora il decreto attuativo. Ma le imprese si confrontano anche con altre necessità, come quella di nuovi autisti.
Russo ha spiegato che solo in Italia mancano 22mila conducenti professionisti. Su questo il ministro Salvini ha accolto l’idea di coinvolgere RAM sulla formazione di persone extra Ue.
“Il tema degli autisti è centrale”, ha detto, spiegando che il bacino di conducenti provenienti dall’Est Europa e ormai esaurito e che l’idea è ora di lavorare alla formazione di autisti provenienti dal continente africano.
Altro punto quello dei valichi. Il ministro Salvini ha ricordato l’azione portata avanti in sede Ue contro l’Austria, sui divieti imposti ai mezzi pesanti che attraversano il Brennero.
“Le criticità – ha dichiarato – sono però anche sull’altro versante. A Parigi, ho incontrato il nuovo ministro francese (dei Trasporti, ndr) per parlare del Frejus. Il problema è sul fronte francese, ma ci sono buone notizie”. Un altro tema sul tavolo con la Francia è quello della seconda canna del Monte Bianco, anche su questo il ministro ha assicurando che sta facendo pressing con l’omologo francese.
Salvini ha ricordato inoltre altri provvedimenti al centro dei lavori del suo dicastero che hanno riflessi importanti per l’autotrasporto.
“Nella Legge di Stabilità – ha affermato - sono confermati fondi per l’intermodalità gomma-mare e gomma ferro. Ma il Governo è impegnato anche perché parte dei fondi provenienti dagli ETS rientrino alle imprese che si occupano di trasporto marittimo”.
“Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – ha proseguito - investirà 20 miliardi di euro nella rete autostradale italiana come piano di sviluppo di Anas. Allo stesso tempo il MIT è al lavoro alla riforma di motorizzazione civili per velocizzare e aggiornare le procedure su revisione dei mezzi pesanti”.
Di Redazione Tir | 13 Novembre 2024