Recepimento direttiva veicoli puliti: dal 2022 l’invio dei dati al MiTe
Italia
Entro il 31 gennaio di ogni anno, a partire dal 2022, le amministrazioni aggiudicatrici e gli enti aggiudicatari di appalti relativi al trasporto su strada dovranno comunicare alla Direzione generale per l’Economia circolare del MiTe, il ministero della Transizione Ecologica, i dati relativi al numero totale dei veicoli sostenibili che hanno in flotta.
Ma aggiudicatrici e aggiudicatari di cosa? Facciamo un passo indietro.
L’8 novembre di quest’anno, con il decreto legislativo 187/2021, l’Italia ha recepito la direttiva europea sulla promozione di veicoli puliti e a basso consumo energetico nel trasporto su strada che obbliga le amministrazioni che rinnovano il parco veicolare a rispettare delle quote di veicoli puliti (leggeri e pesanti) rispetto al totale dei veicoli oggetto dell’appalto.
Come si legge nel decreto, le amministrazioni aggiudicatrici e gli enti aggiudicatori devono tener conto, negli appalti pubblici di alcuni veicoli adibiti al trasporto su strada, dell’impatto energetico e dell'impatto ambientale, tra cui il consumo energetico e le emissioni nell'intero arco di tutta la loro vita.
Una volta adeguatesi a questa normativa, i soggetti coinvolti – come detto in apertura – devono comunicare al MiTe il totale dei veicoli oggetto di ciascun contratto aggiudicato entro il 31 dicembre dell’anno precedente.
Nei dati trasmessi dovrà essere indicato anche il numero di quei veicoli che, rispetto al totale, sono qualificabili come veicoli leggeri puliti e come veicoli pesanti puliti, nonché il numero dei veicoli, sempre rispetto al totale, qualificabili come veicoli pesanti a emissioni zero.
Per saperne di più riguardo ai contratti interessati dal decreto legislativo e sulle eventuali deroghe, qui il testo di legge di riferimento.
Di Redazione Tir | 27 Dicembre 2021