Revisioni: in arrivo le proroghe per le imprese dell’Emilia-Romagna

Le problematiche relative alle Motorizzazioni - in particolare i lunghi tempi di attesa per l’effettuazione delle operazioni di revisione dei veicoli pesanti, le difficoltà nello svolgimento degli esami per le patenti superiori C, D ed E o ancora i ritardi per i collaudi dei mezzi ATP – sono state al centro dell’incontro che si è tenuto questa mattina al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Alla riunione hanno partecipato il Capo Dipartimento per la Mobilità Sostenibile Maria Teresa Di Matteo, il Direttore generale per la Motorizzazione, Pasquale D’Anzi, Oscar Lo Surdo, collaboratore del Vice Ministro con delega alla Motorizzazione Galeazzo Bignami, il presidente del Comitato Centrale dell’Albo degli Autotrasportatori, Enrico Finocchi, e le associazioni di categoria dell’autotrasporto. Proprio queste ultime hanno messo in evidenza come la situazione stia peggiorando a causa della carenza di organico degli uffici periferici della Motorizzazione Civile.

Tanto che in alcune città, come Sassari e Parma, la lista di attesa è superiore ai dodici mesi.

A queste difficoltà, comuni a tutte le imprese, si aggiungono quelle che stanno vivendo le imprese dei territori investiti dall’alluvione, molte delle quali, come ad esempio le imprese di auto spurgo, sono impegnate negli aiuti alla popolazione colpita. La calamità che ha investito queste località ha causato danni anche a molti UMC e centri di revisioni autorizzati con la Legge n. 870 di conseguenza molte revisioni sono state rimandate.

Pasquale D’Anzi ha quindi anticipato che la prossima settimana il Ministero interverrà concedendo delle proroghe per le scadenza delle revisioni.

Inoltre ha sottolineato come le difficoltà non dipendano solo dalla carenza di organico; lo dimostrerebbe il fatto che alcune Motorizzazioni sono virtuose nonostante il poco personale. Le problematiche sarebbero quindi dovute anche al fatto che molti appuntamenti per la revisione non vengono rispettati: il 56% delle sedute già prenotate, secondo i dati del Ministero, andrebbe infatti a vuoto.