A Taormina i 60 anni della Fai

A Taormina i 60 anni della Fai

Italia

Da Sud a Nord, dal Ponte sullo Stretto al Brennero, l’Italia ha bisogno di collegamenti stabili e di una libera circolazione delle merci. È il monito lanciato da Paolo Uggè, presidente di Fai / Conftrasporto, da Taormina, dove si sta svolgendo il 60° anniversario della Federazione, alla presenza del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini. La mancata realizzazione del Ponte ha infatti un impatto negativo sul Pil della Regione Sicilia di sei miliardi e mezzo di euro all’anno mentre il danno economico subito dall’Italia per ogni ora di ritardo nell’attraversamento del valico del Brennero è di 370 milioni di euro, su base annua.

“Nell'estate del 2024 devono aprire i cantieri per la costruzione del Ponte degli Italiani, questo è l'obiettivo”, ha affermato il ministro Salvini, aggiungendo che “l’opera non sarà solo il Ponte di Messina ma il Ponte degli italiani" perché "chi vive in Sicilia non è meno italiano di altri. E anche per le imprese del Nord sarà un vantaggio”.

E a proposito del Brennero ha rimarcato ancora una volta che “l’Austria non può infrangere la regola europea sulla libera circolazione degli uomini e dei mezzi e quindi noi chiederemo l'infrazione. Andremo fino in fondo e con l'infrazione sul tavolo vedremo se la ragione torna a prevalere". Salvini ha poi aggiunto che “entro l’estate sarà inaugurato il tratto finale della pedemontane veneta, che permetterà di avere una alternativa specie per l'autotrasporto”.

“Da sempre promuoviamo la realizzazione del Ponte, e crediamo che le dichiarazioni polemiche di taluni ambientalisti di mestiere permeati solo della cultura del NO siano dannose per tutti – ha sottolineato Paolo Uggè -. Siamo sostenitori delle reti Ten europee, delle quali il Ponte sarà un anello importante, anche se occorreranno soluzioni per favorire i collegamenti tra la Sicilia e il Continente. In questo senso, le autostrade del mare vanno rifinanziate”.

Unità e collaborazione valori fondamentali

L’assemblea ha affrontato anche altri temi di fondamentale importanza per il settore, dalla digitalizzazione, alla carenza di autisti, alla transizione green.

Pasquale Russo, già segretario generale di Conftrasporto e indicato alla presidenza della stessa alla prossima  assemblea del 7 giugno, ha ricordato tutti gli impegni che hanno segnato l’attività della Fai in questi ultimi anni, a partire dall’inserimento dell’autotrasporto tre le categoria assegnatarie del cosiddetto gasolio professionale, e ha invitato anche per il futuro gli imprenditori e le sezioni territoriali a mantenere quell’unità e quello spirito di collaborazione che hanno segnato l’associazione in questi primi sessant’anni.

Carlotta Caponi, segretario nazionale della Fai, ha invece voluto ringraziare tutti gli organismi territoriali, vero motore dell’associazione, invitando le imprese a rivolgersi a loro per affrontare qualunque tema legato alla loro attività.

Infine Fabrizio Palenzona, attuale presidente di Fai-Service, ha sottolineato il valore dello stare assieme, la necessità di essere corpi intermedi capaci di guidare lo sviluppo del settore in maniera moderna, con un approccio che sappia valorizzare l'autotrasporto ma anche l’intermodalità, ormai imprescindibile. Senza dimenticare la sicurezza e il rispetto delle regole, valori fondamentali dalla Fai.

 

Di Redazione Tir | 27 Maggio 2023

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