Accordo ABI: un addendum per le grandi aziende
Norme
Lo scorso 22 maggio ABI, Alleanza delle Cooperative Italiane (AGCI, Confcooperative, Legacoop) CIA-Agricoltori Italiani, CLAAI, Coldiretti, Confagricoltura, Confapi, Confedilizia, Confetra, Confimi Industria, Confindustria e Rete Imprese Italia (Casartigiani, Cna, Confartigianato, Confcommercio, Confersercenti) hanno siglato un addendum all’Accordo per il Credito 2019.
Quest’ultimo prevedeva, in relazione alle piccole e medie imprese (PMI), la possibilità per le banche e gli intermediari finanziari aderenti di sospendere fino a un anno il pagamento della quota capitale delle rate dei finanziamenti e di allungare la scadenza dei finanziamenti. Una previsione che, il 6 marzo 2020, si è ampliata, andando a costituire una misura di supporto alle realtà imprenditoriali colpite dal Covid-19.
Ora, sulla base del nuovo addendum, la moratoria dei finanziamenti viene estesa in modo esplicito anche alle imprese di grandi dimensioni che autocertifichino di essere state danneggiate dall’emergenza Coronavirus.
Con il nuovo supplemento le moratorie, sia per le grandi aziende che per le PMI, potranno essere richieste fino al 30 giugno 2020 e tale termine potrà essere prorogato sulla base delle indicazioni delle Autorità di vigilanza bancaria. La moratoria per le grandi imprese potrà essere richiesta dalle imprese che non presentavano nei confronti della banca, alla 31 gennaio 2020, esposizioni debitorie classificate come deteriorate in applicazione delle normative. Sono escluse le imprese classificate in sofferenza.
È prevista inoltre la possibilità per le banche di offrire modalità e soluzioni operative migliorative rispetto a quelle previste dal nuovo Accordo. In particolare, le banche aderenti possono estendere la durata della sospensione della quota capitale delle rate di finanziamento fino a 24 mesi per le imprese appartenenti a specifici settori o filiere produttive con maggiori difficoltà di ripresa dai danni conseguenti al Covid-19.
Di Redazione Tir | 26 Maggio 2020