Porti e merci: sulla strada della digitalizzazione

I porti italiani vanno avanti sulla via dello snellimento e della digitalizzazione delle procedure, per rendere più efficienti i traffici delle merci.

Negli ultimi giorni si sono susseguite una serie di notizie in questo senso, come l’intesa siglata fra l’Agenzia delle Dogane e l’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto per attuare il tracciamento logistico delle merci. Il protocollo si inserisce in un piano di ammodernamento logistico e operativo più ampio volto a rendere più fluide e più sicure le movimentazioni. Fra le altre iniziative previste anche la digitalizzazione delle procedure riguardanti l'imbarco e lo sbarco, oltre che l'ingresso e l'uscita dai nodi e varchi portuali e lo sviluppo delle potenzialità delle Zes della Sicilia Orientale e della Calabria.

Nella stessa direzione va il progetto di digitalizzazione delle procedure doganali avviato sempre dall’Agenzia delle Dogane in collaborazione con l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale per attuare in via sperimentale il preavviso delle merci in arrivo nel porto di Trieste. In questo modo si vogliono ottimizzare i tempi di arrivo ed entrata nelle aree portuali; decongestionare i varchi portuali; automatizzare il visto entrare e uscire in Punto Franco; rilevare automaticamente anomalie sulla movimentazione delle merci; procedere al monitoraggio doganale e logistico dei flussi delle merci di rilevanza.

Proseguono intanto anche i lavori legati a PROMARES, il progetto che ha preso il via nel gennaio 2019, cofinanziato dal programma europeo CBC Interreg Italia-Croazia, per accelerare lo sviluppo del trasporto merci marittimo e multimodale nel Mare Adriatico, attraverso ITC, Port Community Systems e la creazione di una rete di cooperazione transfrontaliera.

Partner del progetto è RAM Spa, che ha appena reso noto lo stato di avanzamento delle iniziative multilaterali. Assieme a RAM, sono presente, da parte italiana, fra gli altri, anche le AdSP del Mare Adriatico Orientale, del Mare Adriatico Settentrionale, del Mare Adriatico Centrale, Interporto di Padova, del Mare Adriatico Meridionale (porti croati e università). Il progetto scadrà a giugno.

All'interno di PROMARES, il Porto di Ravenna si è reso protagonista negli ultimi mesi dell’attuazione di un progetto pilota nel  implementando alcune funzioni del Port Community System dedicate alla condivisione delle informazioni sulla circolazione dei treni, per fornire agli stakeholder (terminal, spedizionieri, agenti marittimi, MTO) tutti i dati necessari per ottimizzare i tempi nel trasporto.